Crollo Morandi, in tribunale l'udienza del secondo incidente probatorio: «Pressioni sui periti»

GenovaToday INTERNO

Si è tenuta venerdì mattina a Palazzo di Giustizia, l’udienza del secondo incidente probatorio sulla tragedia di ponte Morandi, un dibattimento finalizzato a esaminare le cause del crollo che è costato la vita a 43 persone.

I periti del gip si sarebbero opposti ritenendo il test superfluo, ma nei giorni seguenti - denunciano i periti stessi - avrebbero ricevuto «pressioni costanti» dai consulenti delle parti, che avrebbero impedito di «svolgere serenamente» il loro lavoro. (GenovaToday)

Ne parlano anche altri media

Stop in vista alla linea ferroviaria che si trova nell'area della costruzione del nuovo ponte di Genova. La linea Bastioni è utilizzata per il traffico passeggeri e merci fra Genova Sampierdarena e Ovada, Milano e Torino (via succursale e/o via Busalla); la linea Sommergibile è utilizzata per il traffico merci fra gli scali di Genova Marittima e Genova Sampierdarena. (La Repubblica)

“Una guerra. E così è stato. (Il Fatto Quotidiano)

Il gip Nutini ha segnalato il fatto al procuratore di Genova Francesco Cozzi, che valuterà se vi siano gli estremi di reato. Dopo la riunione i tre periti hanno scritto al giudice denunciando le pressioni. (Sky Tg24 )

Ieri, in una delle udienze sempre ad alta tensione del secondo incidente probatorio, hanno ammesso che non riusciranno a consegnare la loro relazione prima di giugno. La frase incriminata - ha detto ancora Perroni - è stata strumentalizzata perché nel processo penale, sia in udienza che nelle riunioni peritali, ci sono sempre dei momenti di tensione. (La Repubblica)

È in corso l'udienza del secondo incidente probatorio nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi, il viadotto autostradale collassato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone. (Primocanale)

"Nessuno si deve vendere". La richiesta, nel corso dell' udienza del secondo incidente probatorio, è stata avanzata stamani dall'avvocato Giorgio Perroni che difende Michele Donferri Mitelli, ex numero tre di Autostrade, indagato insieme ad altre 70 persone e le due società Aspi e Spea (La Repubblica)