Dieci anni dopo, "Charlie Hebdo" ricorda il sanguinoso attentato
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Condividi questo articolo Pubblicità A dieci anni dall’attentato jihadista che il 7 gennaio 2015 colpì la redazione di Charlie Hebdo a Parigi, il giornale satirico francese si prepara a commemorare l’anniversario con un numero speciale, riaffermando la propria identità attraverso la frase: “La voglia di ridere non scomparirà mai!”. L’edizione commemorativa, che sarà disponibile nelle edicole francesi, affronta il tema “Ridere di Dio”, esplorato attraverso circa quaranta vignette e caricature selezionate tra centinaia di proposte arrivate da un concorso internazionale. (la VOCE del TRENTINO)
La notizia riportata su altri media
Eppure oggi, a dieci anni di distanza, non si ode neppure più l'eco di quell'affermazione (il Giornale)
Il 7 gennaio 2015 attorno alle 11.30 la sede parigina del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, in Rue Nicolas Appert, vicino alla Bastiglia, è luogo di uno dei più terribili attacchi terroristici sul suolo francese ed è solo il primo di una lunga serie di atti che faranno piangere la Francia in quel periodo sotto le urla di “Allah Akbar”. (RSI)
Oggi la Francia ricorda la strada con le commemorazioni in rue Nicolas-Appert (dove nel 2015 aveva sede Charlie Hebdo), in boulevard Richard Lenoir, dove il poliziotto Ahmed Merabet fu ucciso dai fratelli Kouachi in fuga e davanti al negozio Hypercasher a Porte de Vincennes, ma il Paese non è solo a ricordare la strage. (RSI)
In un vecchio saggio (ma poi mica tanto: è del 2018) di Luciano Canfora, La scopa di don Abbondio (Editori Laterza), il sottotitolo “il moto violento della storia” si adatta perfettamente alla data del 7 gennaio, ricorrenza di uno degli eventi più drammatici delle nostre cronache, quella del massacro di Charlie Hebdo, giusto dieci anni fa, il fatidico 2015, il momento in cui noi tutti percepimmo come certe forze politiche oscurantiste presero il sopravvento in Francia, ma anche in larga parte d’Europa e del mondo, gettandoci in un cupo fatalismo (che in certi Paesi, come l’Italia, si è tradotto nell’assenteismo elettorale). (Il Fatto Quotidiano)
Con un numero speciale il settimanale satirico ricorda la strage qaidista del 7 gennaio 2015 (Primaonline)
Dodici persone, tra cui otto della redazione del settimanale satirico, furono uccise nell'attacco del 7 gennaio 2015 dai fratelli Kouachi, francesi di origine algerina che avevano giurato fedeltà ad al-Qaida. (la Repubblica)