Sebastiano Visintin indagato per la morte di Liliana Resinovich: i guanti rossi, il filamento del maglione giallo e il video della GoPro (che gli si ritorce contro)

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Oltre 700 gli arnesi sequestrati, insieme con anche un maglione, e su quello - secondo indiscrezioni stampa - sembra che gli investigatori abbiano concentrata la loro attenzione, dei guanti e poi c'è anche il video della GoPro che lui stesso aveva consegnato agli inquirenti il giorno della scomparsa di Liliana Resinovich il 14 dicembre 2021, ma Sebastiano Visintin si dice «sereno e tranquillo» e chiuso in un'insolita riservatezza, indagato per l'omicidio della moglie, non è tornato a casa, a Trieste (Il Messaggero)
Ne parlano anche altri giornali
La morte di Liliana Resinovich: dopo tre anni, viene indagato per omicidio volontario il marito, Sebastiano Visintin, che continua a proclamarsi innocente. In studio a “Chi l’ha visto?”, in onda mercoledì 16 aprile alle 21.20 su Rai 3, interviene in diretta il fratello di Liliana, Sergio, che da subito si era detto convinto che non fosse un suicidio e che bisognava indagare per omicidio. (Rai.it)
Un insolito silenzio avvolge Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, la donna trovata morta a Trieste nel gennaio 2022 in circostanze ancora avvolte dal mistero. Davanti alla sua abitazione triestina si sono radunati giornalisti e troupe televisive nella speranza di intercettarlo o, almeno, di ottenere qualche dichiarazione dagli inquilini dello stabile. (Leggo.it)
Non è credibile l’ipotesi che Sebastiano, 73 anni, sia fuggito, è possibile invece che si sottragga proprio al clamore mediatico suscitato dalla notizia che il suo nome figuri nel registro degli indagati. (GiornaleSM)

Mentre la polizia di Trieste sta analizzando i tantissimi oggetti che sono stati sequestrati nell'abitazione di Sebastiano Visintin - in particolare un maglione giallo e guanti di colore arancione indossati nel giorno della scomparsa della moglie Liliana Resinovich - nessun provvedimento e' stato ancora preso dagli inquirenti nei suoi confronti. (Trieste Cafe)
Tra i coltelli e gli abiti prelevati, si cerca un possibile collegamento con le tracce trovate sul cadavere. Visintin si difende, ma amici e familiari della vittima puntano il dito: “Liliana voleva lasciarlo”. (Tgcom24)
Infatti, di lui si sono perse le tracce, nel senso che non è in casa, probabilmente non è mai tornato dall'Austria, dove ha riferito di essere andato sabato scorso. Chiuso in un insolito riserbo, Sebastiano Visintin da ieri ha risposto soltanto a pochissime tra le tante persone che lo cercavano, giornalisti soprattutto, ma senza rivelare dove si trovi né quando tornerà a Trieste (Il Messaggero)