Fisco, Marattin incalza Giorgetti: “L’Italia è il Paese del mondo occidentale che massacra il ceto medio”

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Il Riformista ECONOMIA

“In Italia il ceto medio è massacrato: ma probabilmente non ci siamo resi conto ancora di quanto lo sia. I dati OCSE appena pubblicati ci dicono che l’aumento del netto in busta paga che – a fronte di aumenti della retribuzione lorda – ricevono i lavoratori italiani appartenenti al ceto medio è il più basso dei Paesi del mondo occidentale”. Così l’onorevole Luigi Marattin, in un video pubblicato sui social. (Il Riformista)

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Nel 2024 i lavoratori italiani hanno guadagnato meno della media Ocse, pur costando di più alle imprese. I single senza figli sono i più penalizzati: quasi metà del reddito lordo finisce in tasse. (QuiFinanza)

L’Italia si colloca al 23esimo posto sui 38 Paesi dell’Ocse per salari netti, con il cuneo fiscale cresciuto di 1,61 punti, a quota 47,1%, confermandosi largamente al di sopra della media dell’Organizzazione con sede a Parigi (34,9%) e posizionando l’Italia al quarto posto. (quoted business)

Secondo i dati Eurostat, il salario medio mensile lordo per un lavoratore a tempo pieno variava da 1.125 euro in Bulgaria a 6.755 euro in Lussemburgo, con una media Ue di 3.155 euro. La disparità è evidente: i Paesi dell'Europa occidentale e settentrionale guidano la classifica salariale, mentre quelli dell'Europa orientale e meridionale restano indietro. (Euronews.com)

L’ultimo rapporto sulla tassazione dei redditi diffuso dall’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha fatto parlare per due aspetti critici che riguardano l’Italia: la consistenza del cuneo fiscale, cioè la somma di imposte e contributi che gravano sul costo del lavoro, che nel nostro Paese risulta essere il quarto più alto nella classifica delle 38 economie avanzate, e oltretutto è cresciuto nel 2024; e il livello drammaticamente basso delle retribuzioni, che ci vede in coda, al 23° posto. (Avvenire)

Le tasse sul reddito variano, e parecchio, in Europa. Sono influenzate da diversi parametri tra cui reddito, stato civile e presenza di figli. Secondo il rapporto Taxing Wages 2025 dell’OECD, analizzato da Euronews, la Danimarca registra le aliquote più alte, mentre Slovacchia e Polonia si distinguono per le più basse. (POP - Il Giornale Popolare)

Un aumento di un euro del costo del lavoro genera solo 0,68 euro netti in busta paga per un lavoratore single con salario medio, a fronte di una media Ocse di 0,86 euro. Non si possono aumentare i salari per legge, alleggerire il carico fiscale per i datori di lavoro sì. (il Giornale)