Guerra in Medioriente, le notizie del 7 maggio 2025 | Trump, sviluppi nelle prossime 24 ore

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Media: Washington vuole Governo a Gaza a guida Usa L'agenzia Reuters ha riferito che Washington sta pianificando di formare un governo provvisorio a Gaza guidato da un funzionario americano. Reuters ha aggiunto che gli Stati Uniti impiegheranno tecnocrati palestinesi nell'ambito della loro amministrazione di Gaza. Gli Stati Uniti e Israele hanno discusso la possibilità che Washington guidi un'amministrazione provvisoria a Gaza dopo la guerra, hanno affermato cinque persone a conoscenza della questione. (TGLA7)
Ne parlano anche altri media
L’annuncio è arrivato a sorpresa, come spesso avviene con Donald Trump. Ci hanno detto, “per favore, non bombardateci più” e promesso che non attaccheranno più le navi commerciali» ha detto Trump. (Il Messaggero)
"Gli Houthi hanno annunciato che non vogliono più combattere. Semplicemente non vogliono combattere. E noi onoreremo questo, e lo faremo, fermeremo i bombardamenti. Loro hanno capitolato, ma soprattutto, ci fideremo della loro parola: dicono che non faranno più saltare in aria le navi", così Trump alla Casa Bianca con il premier canadese. (Il Sole 24 ORE)
Quali sono i conflitti che Donald Trump predilige? Quelli che durano di preferenza 24 ore e che, poi, grazie al suo intervento t(r)aumaturgico smettono di esistere. Dopo di che, ha dato atto ai suoi nemici di avere coraggio e si è dichiarato fiducioso che manterranno la parola data di non mettere a rischio la navigazione internazionale nella regione, a eccezione dei trasporti marittimi verso il territorio israeliano, dato che gli Houthi si sono dichiarati in guerra con lo “Stato sionista”. (L'Opinione delle Libertà)

Intervenendo in un discorso televisivo, giovedì scorso, Abdul-Malik al-Houthi ha affermato che Israele continua la sua barbara aggressione a Gaza da 19 mesi consecutivi, “commettendo quello che è diventato noto come il crimine del secolo: un genocidio che si sta svolgendo nel cuore delle terre islamiche, davanti agli occhi del mondo intero”. (InfoPal)
Arriva una svolta diplomatica silenziosa ma significativa: gli Stati uniti e gli Houthi hanno raggiunto un’intesa per porre fine alle ostilità nel Mar Rosso e nello Stretto di Bab al-Mandab. L’accordo, mediato dall’Oman, sembra essere stato facilitato dall’Iran. (il manifesto)
Le coste dello Yemen tornano al centro della tempesta geopolitica. Gli Houthi, il movimento ribelle di Ansar Allah, hanno smentito con forza le voci di attacchi israeliani contro i porti di Hodeidah, Salif e Ras Issa, dopo che Tel Aviv aveva minacciato raid contro queste infrastrutture strategiche sotto il loro controllo. (Notizie Geopolitiche)