Guerra dei dazi, il ricatto di Trump: “O con noi o con la Cina”. Stop all’export di chip
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NEW YORK – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato l’ultimo bivio al mondo: «O con noi o con la Cina». Chi accetterà la linea di Washington pagherà meno dazi, mentre gli altri verranno colpiti ancora. Il messaggio, che arriva alla vigilia dell’incontro con la premier Giorgia Meloni, segna l’ulteriore indurimento della posizione del tycoon, che intanto ha difeso la guerra commerci… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
GIGANTI GEOGRAFICI E DEMOGRAFICI. Gli Stati Uniti e la Cina, con una superficie di oltre nove milioni di km2 ciascuno, sono tra i quattro paesi più grandi del mondo, dopo Russia e Canada. Ma la Cina (1,4 miliardi di abitanti entro la fine del 2024 secondo le statistiche nazionali), il secondo Paese più popoloso al mondo dopo l’India, ha quattro volte più abitanti degli Stati Uniti. (Geagency)
(Adnkronos) – Nel pieno dell’escalation della guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina, l’ambasciatore cinese a Washington, Xie Feng, ha invitato gli Stati Uniti a evitare politiche protezionistiche che potrebbero danneggiare l’economia globale, citando come monito lo storico Smoot-Hawley Act del 1930 che aggravò la Depressione. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Così si riassume la nuova strategia commerciale dell’Amministrazione Trump. Non si tratta più soltanto di imporre dazi: il piano, promosso dal segretario al Tesoro Scott Bessent, mira a creare un’alleanza globale contro Pechino. (Il Messaggero)
La guerra dei dazi porta ogni giorno novità e scossoni sui mercati internazionali. Intanto il governatore della California Gavin Newsom annuncia una battaglia legale contro le decisioni della Casa Bianca. (RaiNews)
Ed è stata una chiusura mista per la Borsa di New York: prevale una certa volatilità dei mercati: il Dow Jones segna un calo dell'1,33%, lo S&P 500 avanza dello 0,15% e il Nasdaq perde lo 0,13%. (La Stampa)
Alle ore 7:50 italiane di giovedì 17 aprile, il Nikkei sale dell’1,1%, Hong Kong e Shanghai dell’1,2% circa. L’euro cede lo 0,5% 1,13148 dopo l’intervento del governatore della Fed, Jerome Powell, nella serata di mercoledì, in cui ha detto di non aver fretta di tagliare i tassi. (Milano Finanza)