Il piano Usa per bandire il tech della Cina nelle auto
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Restano alte le tensioni fra le prime due economie al mondo. Gli Usa del presidente Biden studiano come eliminare hardware e software cinese e russo dalle nuove auto connesse (e a rischio hacking), la Cina lancia un missile balistico intercontinentale nel mare (Milano Finanza)
La notizia riportata su altre testate
Una nuova frontiera geopolitica per quanto riguarda la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. In questo caso lo scontro sta avvenendo sul terreno dell’intelligenza artificiale, con l’amministrazione Biden che vorrebbe vietare la vendita di tutti i veicoli che sono supportati da hardware e software cinesi con cui è possibile connettersi a internet. (Quotidiano di Sicilia)
Le conseguenze, gravi, potrebbero toccare anche il settore dell'automobile I conflitti, combattuti o meno sul campo internazionali, hanno aperto una nuova frontiera sullo scacchiere geopolitico: la guerra digitale. (Sky Tg24 )
In realtà si parla più precisamente di ‘Paesi ostili’, quindi sono inclusi anche altri Stati (come Russia, Iran, ecc.), ma è indubbio che il provvedimento sia rivolto soprattutto ai componenti prodotti in Cina. (SicurAUTO.it)
Oltre ai dazi, la paura di essere "spiati" Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato di voler fermare le vendite di auto connesse da paesi come Cina e Russia. Il motivo riguarda ovviamente la sicurezza relativa alla gestione dei dati: la connessione tra queste auto infatti minerebbe la privacy degli utenti, rischiando di essere "controllate" o a rischio hacking (Auto.it)
Prosegue in maniera accelerata la campagna messa in atto dal Partito Comunista Cinese per ottenere l’indipendenza tecnologica in campo digitale dall’Occidente e mettere al sicuro le catene di produzione. (Contropiano)
Il Dipartimento per il Commercio degli Stati Uniti ha proposto la messa al bando per quanto riguarda la vendita e l’importazione di veicoli smart che sfruttano determinate tecnologie cinesi o russe, citando “motivi di sicurezza nazionale”. (macitynet.it)