Nuove sanzioni Usa sul petrolio russo
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L'amministrazione Biden ha annunciato ieri un nuovo pacchetto di sanzioni, tra i più severi mai imposti contro la Russia, colpendo in particolare il settore energetico. L'obiettivo è chiaro: tagliare i fondi che finanziano l'invasione russa dell'Ucraina, aumentando la pressione sul Cremlino in vista di possibili negoziati. Giovedì, il segretario della Difesa ha sottolineato l'importanza di queste misure, che mirano a indebolire la capacità di Mosca di sostenere lo sforzo bellico.
Le nuove sanzioni colpiscono due delle principali compagnie energetiche russe, Gazprom e Surgutneftegaz, e mirano a minare la più grande fonte di finanziamento del Cremlino. Il presidente serbo Aleksander Vučić ha dichiarato che terrà dei colloqui con il presidente russo Vladimir Putin dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a Nis, la principale compagnia di gas e petrolio della Serbia, controllata dal gigante russo Gazprom.
Il presidente Biden ha affermato che Vladimir Putin si trova in condizioni difficili, dopo che Washington e Londra hanno imposto sanzioni radicali contro il settore energetico di Mosca per l'invasione dell'Ucraina. "Putin è in condizioni difficili in questo momento, e penso che sia davvero importante che non abbia il fiato per continuare a fare le cose terribili che ha fatto", ha detto Biden ai giornalisti alla Casa Bianca. Ha aggiunto che esiste una "vera possibilità che l'Ucraina possa prevalere" se continua a ottenere il sostegno occidentale.
Le sanzioni, che colpiscono in particolare il settore energetico, rappresentano un tentativo di tagliare i fondi che finanziano l'invasione russa dell'Ucraina. L'amministrazione Usa uscente ha annunciato di aver imposto nuove sanzioni al settore energetico russo per minare "la più grande fonte di finanziamento del Cremlino" per lo sforzo bellico in Ucraina.