Sebastiano Marcarini, "re del caffè", spiega il rincaro dell'espresso

Sebastiano Marcarini, re del caffè, spiega il rincaro dell'espresso
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CremonaOggi ECONOMIA

Sebastiano Marcarini è un volto noto a Cremona: non soltanto per la sua attività (titolare dell’ “Emporio Vino e Sapori” di via Milano) ma per la sua conoscenza -e passione- per il caffè. Tanto da essere per tutti “il re del caffè”: e non chiamatela solo tazzina. Perché in ogni espresso c’è una storia, una provenienza e una speciale coltivazione. E Marcarini racconta anche che cosa sta dietro il cosìdetto “caro tazzina”, che ha visto aumentare il prezzo del caffè in quasi tutti i bar. (CremonaOggi)

Su altri giornali

Attualmente il costo di quello ristretto oscilla da 90 centesimi a 1 euro ; per chi lo preferisce macchiato, decaffeinato, lungo, mocaccino, con la panna e in tante altre versioni, il prezzo va già oltre la moneta di un euro e si attesta su prezzi che vanno dall’euro e dieci centesimi a un euro e venti, sempre a discrezione dell’esercente. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Il Presidente dell’Istituto Espresso Italiano, Luigi Morello: “La filiera è in difficoltà ma dire che un euro è giusto e due euro sono troppi per una tazzina al bar è concettualmente sbagliato, è la qualità che deve essere pagata". (Fanpage.it)

Ma per un napoletano, che viva in città o che abiti altrove poco importa, il caffè non lo si può considerare tale. Piuttosto è un rito, tanto meglio se collettivo, condiviso con altri al bancone del bar. (Corriere della Sera)

Allarme prezzi caffè: Intermite di Confesercenti Taranto sugli aumenti

A breve sarà necessario procedere alle assunzioni per garantite il funzionamento delle strutture del PNRR e dell’Ospedale San Cataldo, ma senza una graduatoria per l’assunzione di personale a tempo indeterminato, saranno tempi duri per la Sanità pugliese e tarantina. (Tarantini Time Quotidiano)

Non sono ancora arrivati nei bar e punti ristoro del lametino i temuti aumenti sul prezzo del caffè che stanno imperversando sui mercati internazionali, con maggiorazioni fra il 60% e il 90% – che significa, al dettaglio, un minimo di 50 centesimi di euro in più sul costo di una tazzina, per la quale, a livello locale, siamo abituati a spendere attualmente fra 90 centesimi e un euro. (Il Lametino)

Da mesi il settore dei pubblici esercizi è in allerta per il calo del potere d’acquisto dei clienti, una situazione destinata a peggiorare con l'imminente aumento del prezzo della tazzina di caffè al bar. (Blunote)