Calolziocorte, nuovi guai per Baby Gang

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La Procura di Catania ha indagato il rapper Zaccaria Mouhib, 24 anni, in arte Baby Gang, per concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente nel capoluogo etneo. Agenti della squadra mobile della Questura di Lecco, in raccordo con quelli di Catania, hanno eseguito a Calolziocorte (Lecco) un decreto di perquisizione e hanno sequestrato lo smartphone dell’artista che nei prossimi giorni verrà sottoposto ad accertamenti forensi. (La Provincia Unica Tv)
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Chi è Baby Gang Potrebbe costare cara a Baby Gang la “trovata” della (presunta) telefonata al detenuto Niko Pandetta durante un’esibizione sul palco. La Procura di Catania ha indagato il rapper Zaccaria Mouhib (vero nome di Baby Gang). (Virgilio)
È accusato di aver violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Nella notte tra giovedì e martedì, mentre si stava esibendo al One day music di Catania, dove non avrebbe nemmeno potuto esserci, ha videochiamato l’amico e rapper neomelodico Vincenzo Pandetta, Niko per tutti, classe 1991, detenuto nella casa circondariale di Rossano, Cosenza. (Il Giorno)
Dopo le polemiche è scattata la perquisizione della polizia, a Calolziocorte, in provincia di Lecco, nell'abitazione dell’artista marocchino: vero nome, Zacaria Mouhib Concerto a Catania, il rapper lecchese Baby Gang fa una chiamata al trapper neomelodico siciliano Nico Pandetta. (RaiNews)

Il trapper Baby Gang è indagato per la videochiamata con Niko Pandetta dal palco del One Day Music Festival di Catania. La procura della città siciliana ha aperto un fascicolo di indagine a carico di Zaccaria Mouhib, questo il nome d’arte dell’artista, per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, con l’aggravante mafiosa, e per aver violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente nel capoluogo etneo. (Open)
La Polizia di Stato di Catania e Lecco, su ordine della magistratura di Catania, è intervenuta nella sua abitazione a Calolziocorte per sequestrare lo smartphone con cui nella notte del 2 maggio scorso, mentre si esibiva sul palco della manifestazione musicale "One Day Music" in uno stabilimento balneare di Catania, avrebbe effettuato una videochiamata con il rapper Vincenzo Pandetta, detto Niko, detenuto nella casa circondariale di Rossano, in provincia di Cosenza. (Il Giorno)
Nella serata di ieri, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Taranto, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto al narcotraffico, hanno arrestato un 50enne del posto, presunto responsabile di detenzione di droga, per finalità di spaccio. (Tarantini Time Quotidiano)