Massimiliano Mulas violenta una bambina di 11 anni. Le urla al telefono con l'amica: «C'è un uomo che mi segue, sto mettendo le chiavi nella porta di casa»

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La chiamata brutalmente interrotta dalle urla, poi l’allarme. I carabinieri hanno ascoltato ieri, come persona informata sui fatti, l’amica della undicenne violentata in casa giovedì scorso. La versione della ragazzina è sembrata assolutamente coerente con quella fornita, durante una audizione protetta, dalla stessa vittima. Agli investigatori, assistita dai genitori che erano con lei, ha raccontato che durante la telefonata, l’amica aveva detto di «sentirsi seguita», e di aver mantenuto viva la conversazione con lei fino all’ingresso di casa. (Il Gazzettino)
Se ne è parlato anche su altri media
L’uomo, con numerosi precedenti per violenza sessuale e altri reati, ha lasciato nella casa della bambina il suo portafoglio ed è stato individuato nel giro di poche decine di minuti. (L'Unione Sarda.it)
È stata una caccia all’uomo, quasi da film, quella dei carabinieri del comando di Mestre, guidato dal comandante Daniele Nardone. E quando il giovane carabiniere fuori servizio lo ha visto aggirarsi nervoso per i giardini di via Piave e lo ha chiamato per nome, deve aver capito che la fuga era finita. (Corriere del Veneto)
VENEZIA. Ma è in quel momento che dietro di lei si è materializzato Massimiliano Mulas, 45 anni, originario di Sassari, una lunghissima sfilza di precedenti terribili alle spalle. (La Stampa)

Sassari «Come è possibile che un individuo già condannato per tre violenze sessuali – scrive il presidente del Veneto Luca Zaia sui social – possa tornare a macchiarsi di uno dei peggiori crimini concepibili, pedinando, braccando e violentando una ragazzina? Come può essere privo di qualsiasi strumento di controllo? Torno a dirlo: criminali del genere debbono essere messi nelle condizioni di non nuocere più». (La Nuova Sardegna)
Ha tentato di violentare una ragazzina di 11 anni. Da giorni era a caccia in zona. La sua prima condanna risale al 2002. Ma da quattro anni era libero. E senza misure cautelari nei suoi confronti (Open)
Resta nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia, in isolamento e sotto stretta sorveglianza, Massimiliano Mulas, 45 anni, sardo originario di Tempio Pausania (Sassari) e che aveva abitato nel Cuneese a Cervere, arrestato venerdì scorso (11 aprile) a Mestre con l'accusa di violenza sessuale aggravata dalla giovanissima età della vittima (una bambina di 11 anni), e di violazione di domicilio, avvenuti il giorno prima nella città veneta. (La Stampa)