La morte di Ramy Elgaml e quel festival della menzogna che ricorda tanto Genova 2001
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“Chiudilo, lo, lo che cade. No, merda, non è caduto”. Possiamo partire da qui, da questa frase detta da un carabiniere durante l’assurdo inseguimento nelle vie di Milano, per qualche breve considerazione su quanto avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2024. Il fatto è noto: uno scooter, con due giovani a bordo, non si ferma all’alt dei carabinieri per un controllo e due volanti si mettono all’inseguimento; è una corsa a tutta velocità nella notte, pericolosissima soprattutto per gli occupanti dello scooter e per eventuali passanti; dura ben otto chilometri, a un certo punto anche lungo una strada imboccata contromano. (Altreconomia)
Ne parlano anche altri media
Di Nicola Palma MILANO Le immagini della dashcam di una delle gazzelle del Radiomobile. E le frasi pronunciate da alcuni carabinieri durante l’inseguimento o subito dopo lo schianto del TMax. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ramy viaggiava su uno scooter insieme al 22enne Fares Bouzidi, quando un inseguimento con i carabinieri si è concluso tragicamente all’angolo tra via Quaranta e via Ripamonti, dopo otto chilometri di fuga. (Blitz quotidiano)
E avevano escluso la possibilità che qualcuno avesse in qualche maniera intimidito i testimoni. Hanno sempre negato qualsiasi tipo di contatto, anche accidentale. (Il Fatto Quotidiano)
Nelle immagini si vede l’auto speronare la moto sulla quale Ramy viaggiava insieme all’amico Fares Bouzidi e si sentono i militari imprecare perché i due ragazzi non perdono il controllo del mezzo: “Vafflo non è caduto”, “Chiudilo che cade”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lo dice parlando con i giornalisti Yehia Elgaml, il 19enne morto in seguito a un inseguimento con i carabinieri alla fine dello scorso mese di novembre, dopo la diffusione del video al Tg3 in cui si sentono i commenti dall'auto dei carabinieri con la dashcam all'inseguimento dello scooter su cui viaggiano Ramy e il conducente del mezzo Fares Bouzidi. (La Repubblica)
Al momento il carabiniere che era alla guida è indagato per omicidio colposo stradale, assieme a Bouzidi. E ciò in relazione ai filmati agli atti che mostrano le fasi dell'inseguimento. (QUOTIDIANO NAZIONALE)