Bebe ancora di bronzo nel giorno perfetto di Tapia
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Tutti in piedi per Oney Tapia, il gigante cubano ma naturalizzato italiano (vive da noi dal 2002) autore dell'impresa di giornata ieri alle Paralimpiadi di Parigi: oro nel lancio del disco con 41,92 metri di misura stampato sotto la pioggia al penultimo lancio, quindi nel momento decisivo della gara, quando comunque era già secondo. Un capolavoro che rende l'impresa di Tapia addirittura doppia perché con questo oro completa il suo personalissimo "podio paralimpico", visto che nel 2016 a Rio de Janeiro aveva conquistato la medaglia d'argento e a Tokyo nel 2021 il bronzo: è l'apoteosi di una carriera straordinaria, che comprende anche un altro bronzo ai Giochi Paralimpici ma nel getto del peso. (il Giornale)
Ne parlano anche altri media
Dopo un argento e due bronzi alle Paralimpiadi di Rio 2016 e Tokyo 2021 Oney Tapia è riuscito a conquistare quell’oro che gli era sempre sfuggito e lo ha fatto, sotto la pioggia allo “Stade de France”, con la lucida autorità e la monumentale forza di un campione vero. (Il Cittadino)
Ha il colore dell'oro e la voce celestiale di chi vuole solo cantare di gioia, il sogno realizzato dall'azzurro nel lancio del disco F11: al quinto lancio, supera per la prima - e unica - volta i 40 metri, fa segnare un 41,92m che vale la testa della gara e con un solo tentativo rimasto, lascia agli avversari tutta la pressione del caso. (Olympics)
Il 48enne italo-cubano, bergamasco d'adozione e residente a Sotto il Monte, come riportato da PrimaMerate, ha conquistato per il nostro Paese la 14esima medaglia d'oro nella categoria F11, ovvero quella riservata agli atleti con difficoltà visive o non vedenti. (Prima Bergamo)
Ancora una giornata ricca di medaglie per l’Italia, l’ottava dei Giochi Paralimpici Parigi 2024: dall’Atletica al nuoto passando al tiro con l’arco, tante le soddisfazioni in casa azzurra che incrementa il medagliere con i podi della scherma - con Bebe Vio Grandis che dopo il bronzo conquistato ieri nella gara individuale ha trascinato il fioretto a squadre al bronzo - e del paraciclismo con, su tutte, la decima medaglia paralimpica in carriera del portabandiera azzurro Luca Mazzone . (Il Sole 24 ORE)
Canta perché con 16 ori ha già raggiunto il record di Seul 1988 (davanti resta solo Roma 1960, ma non è paragonabile), perché in totale è a quota 54 e ne mancano ‘appena’ 15 – e oggi ne arriveranno due sicure dal tennistavolo – per eguagliare le 69 di Tokyo, e canta nel senso letterale del termine. (Quotidiano Sportivo)
E' lui a portare il quattordicesimo oro all'Italia andando a impreziosire il medagliere. Oro spettacolare per l'atleta paralimpico Oney Tapia. (Civonline)