Hong Kong, via libera definitivo della Cina alla legge sulla sicurezza nazionale

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Il Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, massimo organo legislativo della Repubblica popolare cinese, ha ufficialmente dato infatti il via libera alla legge, approvata all’unanimità dai suoi 150 membri.

“il modello ‘un Paese, due sistemì non funziona”, ha incalzato la presidente dell’isola, che Pechino considera una ‘provincia ribellè, dopo le notizie arrivate da Hong Kong secondo cui la Cina avrebbe approvato la contestata legge sulla “sicurezza nazionale” nell’ex colonia britannica. (Il Fatto Quotidiano)

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Le ipotesi di sanzioni, soprattutto Usa, «non ci spaventano», ha aggiunto: il Dipartimento del Commercio americano ha congelato lo speciale status vantato nei rapporti bilaterali da Hong Kong. «Questa legge rischia di minare seriamente l'alto livello di autonomia di Hong Kong e l'indipendenza del potere giudiziario. (Ticinonline)

Hong Kong - Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . La Cina approva la legge sulla sicurezza nazionale tarata per Hong Kong: lo riportano i media dell'ex colonia britannica, riferendo i lavori del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, ramo legislativo del parlamento di Pechino (Avvenire)

Il principio un paese due sistemi – secondo il quale Hong Kong appartiene formalmente alla Cina pur avendo un proprio ordinamento politico e amministrativo – viene minato dalle fondamenta. “Una legge sulla sicurezza nazionale è stata imposta a Hong Kong attraverso un processo a cui nessuno a Hong Kong ha partecipato, con contenuti che nessuno conosce. (Wired Italia)

In una lunga nota, Lam si dice “incoraggiata dal forte sostegno pubblico” e fiduciosa che “i disordini sociali che hanno turbato la gente di Hong Kong per quasi un anno si allentino” con il ripristino della stabilità, il ritorno allo sviluppo economico per migliorare il sostentamento delle persone. (Libertà)

Migliaia di persone hanno sfidato gas lacrimogeni: la Polizia ha dichiarato che nove persone sono state arrestate, tra cui un uomo con una bandiera dell'indipendenza di Hong Kong e una donna con un cartello che mostrava la bandiera britannica. (Euronews Italiano)

Ora non è il momento di arrendersi» ha scritto su Twitter l'attivista pro-democrazia di Hong Kong Joshua Wong, pubblicando delle foto delle manifestazioni. Il primo a essere feramto è stato un uomo che, secondo i media locali, portava con sè una bandiera della Hong Kong indipendente a Causeway Bay. (La Stampa)