Incidente a Porto Cervo, il manager inglese non è morto d'infarto

Cagliaripad.it INTERNO

L’esame è stato eseguito dal medico legale incaricato dalla Procura di Tempio Pausania, Matteo Nioi.

La Procura ha sequestrato le imbarcazioni e i telefoni e i tablet dei due uomini alla guida degli yacht.

Quest’ultimo, invece, riporta un’altra versione dei fatti: sarebbe stato Lallone ad aver effettuato una “manovra sbagliata”.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it

Il manager tedesco con cittadinanza britannica Dean Kronsbein non è morto d’infarto. (Cagliaripad.it)

Su altre testate

Alla luce di queste gravi violazioni al Codice della Strada gli occupanti del veicolo sono stati sanzionati e la Ferrari California è stata sottoposta a sequestro amministrativo Lo stesso soggetto e gli altri due occupanti la lussuosa auto, di cui uno famoso per aver partecipato ad un noto talent show, non indossavano la prevista cintura di sicurezza. (Corriere di Lamezia)

È questo l'esito dell'autopsia - anticipato dai quotidiani sardi - eseguita sul corpo della vittima dell'incidente nautico in Costa Smeralda che si è conclusa nella tarda sera di ieri. (Sky Tg24 )

Non è morto d’infarto Dean Kronsbein, l’imprenditore anglo tedesco rimasto vittima del grave incidente a Porto Cervo, dove il suo yacht si è schiantato per cause in corso di accertamento contro gli scogli. (L'Unione Sarda.it)

Le uniche certezze finora sono queste: domenica sera all’imbrunire le due imbarcazioni procedevano su rotte opposte e a un certo punto lo yatch Amore è finito contro gli scogli dell’isola delle Rocche. (SardiniaPost)

A prestare i primi soccorsi ai naufraghi, mentre dallo yacht sventrato veniva lanciato il May day alla Capitaneria di porto di Olbia, è stato proprio il motoscafo Sweet Dragon. I difensori dei due comandanti indagati – l’avvocato che rappresenta Lallone è Egidio Caredda – nomineranno medici legali di parte (il medico Francesco Serra sarà il consulente di Cortese) (SardiniaPost)

Lo yacht aveva già sbarcato a Baia Sardinia gli ospiti e stava facendo rotta verso sud per ritornare all'ormeggio, a Porto Rotondo Lallone ha invece dichiarato di essere stato costretto a cambiare improvvisamente rotta per non entrare in collisione col Magnum 70, versione che anche i familiari della vittima starebbero sostenendo. (La Sicilia)