Coronavirus in Toscana: 3.812 nuovi casi, prosegue l'aumento di positivi e ricoverati, 3 deceduti

SienaFree.it INTERNO

Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni

I nuovi casi sono lo 0,3% in più rispetto al totale del giorno precedente.

Sono invecei soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui ilè risultato positivo.Gli attualmente positivi sono oggirispetto a ieri.

I ricoverati sono(19 in più rispetto a ieri), di cuiin terapia intensiva (2 in più). (SienaFree.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sono 3043 i nuovi casi di coronavirus registrati in Toscana nella giornata di mercoledì 22 giugno. In questi giorni la Toscana è una delle regioni in cui è stato riscontrato il rialzo più brusco dei positivi. (LA NAZIONE)

Nello specifico, rispetto ai 3.812 soggetti contagiati ieri, quando erano stati effettuati 15.844 test, il numero dei nuovi positivi di oggi è 3.043, individuato dall'analisi di 13.155 test, di cui 1.822 tamponi molecolari e 11.333 test rapidi. (LivornoToday)

Per fortuna a questa estensione che testimonia la circolazione estiva del virus, non è associata una proporzionale risalita della pressione sull’Ospedale, che resta invece la fotocopia di quello che era accaduto ieri: pochi nuovi ricoveri e compensati da uno stesso numero di dimissioni. (Report Pistoia)

Per il momento il sistema regge, i vaccini e la minor capacità di Omicron di raggiungere i polmoni, compromettendo il sistema respiratorio, hanno reso il virus più sostenibile Nessuna fila davanti alla farmacie per un test rapido, poche le richieste per i tamponi molecolari all’Asl. (LA NAZIONE)

Da inizio pandemia sale a 839 il numero dei decessi a Prato che resta la terza provincia toscana con il più alto alto di mortalità: 316 persone per 100.000 abitanti Un decesso e 40 nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore tra Prato e provincia. (LA NAZIONE)

L’appello punta agli over 80 e agli over 60 fragili, affetti da gravi malattie. La quarta dose – ribadisce l’assessore – è importante per rafforzare e prolungare la protezione dalle forme più gravi della malattia". (LA NAZIONE)