Un Paese in cui Report deve difendersi dalle inchieste di Renzi (e non viceversa) è un Paese finito

neXt Quotidiano INTERNO

Un programma giornalistico anticipa un’inchiesta su un rilevante leader politico nazionale, primo (e assai compiaciuto) responsabile della caduta di un governo in carica nel bel mezzo della più grave pandemia degli ultimi cento anni.

E non importa se il leader si chiama Renzi, il programma Report e il giornalista Ranucci.

Il problema è che un Paese in cui Report è costretto a difendersi dalle “inchieste” di Renzi (e non viceversa) è un Paese finito

Già solo il fatto che sia il giornalista a doversi difendere dalle accuse del politico di turno dà la misura dello stato di perversione politico-mediatico in cui è precipitato questo Paese. (neXt Quotidiano)

Su altri giornali

Il calcolo delle perdite sarà sempre in base al fatturato (o ai corrispettivi) ma si potrà scegliere il periodo di riferimento. Sul Fatto di domani vi racconteremo la polemica e i rischi corsi. (Il Fatto Quotidiano)

Appena uscita l'anticipazione di Report alcuni “sgherri” di Italia Viva hanno dichiarato che è in arrivo un'interrogazione parlamentare su un pagamento effettuato da Report ad una “fonte” per ottenere informazioni da utilizzare contro Renzi. (LiberoQuotidiano.it)

Attacchi che Ranucci rispedisce seccamente al mittente: “Si tratta di fango: Report in 25 anni non ha mai pagato una fonte e soprattutto non ha mai realizzato servizi contro. A menzionare il dossier su Report è anche lo stesso Renzi in un’intervista al programma datata 30 aprile. (Il Fatto Quotidiano)