Ristoratore grossetano si incatena a Montecitorio per protesta: «Ora basta, fateci lavorare» - IlGiunco.net

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Chiediamo solo lavoro, dignità e libertà.

Siamo entrati da 10 giorni nel sesto mese consecutivo senza la possibilità di lavorare ,questa non è democrazia.

#ORABASTA. Siamo qui per rivendicare il nostro diritto al lavoro e alla libertà, e perché vogliamo far emergere la verità

“Di nuovo a Montecitorio per dire ora basta – scrive Pepi sul suo profilo Facebook – Questa volta ci siamo incatenati alle transenne per ricordargli che togliendoci il lavoro ci hanno tolto la libertà. (IlGiunco.net)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sei Toscana è tra le società che forniscono il loro contributo a questo progetto e la ringrazio per la preziosa collaborazione”. Ci sono Chiara, operatrice del numero verde, Massimo e Alberto, operatori che lavorano nei cantieri di Paganico e Massa Marittima. (Arezzo Notizie)

La manifestazione di ieri a Roma “mi ha fatto pensare che siamo tutti sulla stessa barca ma la violenza non porta a nulla”. Chiarello non ha aderito alla protesta #IoApro e ha condannato le violenze durante le manifestazioni di protesta: “Però li rispetto perché c’è disperazione” (LaPresse)

– “La Maremma a fianco delle donne ha appreso con sgomento e sdegno dalla stampa la notizia del ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul”, scrive, in una nota, Olga Ciaramella, consigliere provinciale delegato alle pari opportunità. (IlGiunco.net)