Medici di medicina generale. Decine di posti scoperti, ambulatori oberati di pazienti

Medici di medicina generale. Decine di posti scoperti, ambulatori oberati di pazienti
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Il Resto del Carlino SALUTE

Sono ancora molti, anche nel nostro territorio, i posti per medici di medicina generale tuttora vacanti. Cosicché ci sono pazienti costretti a fare riferimento a professionisti oberati da un alto numero di mutuati e non sufficientemente prossimi territorialmente. Nessuno resta, anche oggi e nonostante le carenze, senza assistenza del Servizio Sanitario Nazionale ma le condotte non coperte dalla presenza del medico rendono complesso l’accesso alla sanità di famiglia. (Il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altre fonti

Hanno sfondato il tetto delle 25 mila firme in un mese di raccolta. La mobilitazione organizzata da Fimmg Cuneo chiede la tutela di un «Servizio sanitario n… (La Stampa)

Per cercare qualche risposta, abbiamo parlato con Marina Greci, direttrice del Dipartimento Cure Primarie dell’Ausl di Reggio, che ci fornito un quadro dettagliato della situazione attuale e delle possibili soluzioni. (Il Resto del Carlino)

I numeri sono stati calcolati dalla Regione che ha elaborato una vera e propria mappa delle zone carenti, specificando addirittura dove obbligatoriamente devono essere collocati i medici, in quanto esistono zone dove i cittadini sono in seria difficoltà per l’assistenza di base. (Il Resto del Carlino)

Perché tanti medici di base sono ‘bruciati’? “Crollano e fuggono”

All'appello, per coprire i posti che sarebbero necessari per garantire una copertura secondo gli standard previsti, ne mancano circa 260. La provincia di Modena è, in regione, quella dove mancano di più, seguita da quella di Bologna con 247, Reggio Emilia con 209 posti vacanti. (La Pressa)

“Oggi più che mai, è fondamentale che la medicina generale di base sia accessibile a tutti, senza distinzione tra chi vive nei centri urbani e chi risiede nelle zone più remote del nostro territorio”. (Altarimini)

Il messaggio di Euro Grassi, segretario provinciale della Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), non lascia spazio a molte interpretazioni. La sua è una denuncia lucida e concreta: a pesare sul sistema di medicina generale non sono solo i numeri degli assistiti, ma soprattutto l’assenza di formazione e strumenti adeguati per chi inizia questo mestiere. (Il Resto del Carlino)