World Kitchen interrompe le cucine a Gaza perché le scorte di cibo si sono esaurite

World Kitchen interrompe le cucine a Gaza perché le scorte di cibo si sono esaurite
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InfoPal ESTERI

Gaza – PIC. L’organizzazione benefica statunitense World Central Kitchen (WCK) ha interrotto le sue attività nella Striscia di Gaza, dichiarando mercoledì di aver esaurito le scorte e che Israele le ha impedito di portare aiuti. “Dopo aver servito oltre 130 milioni di pasti e 26 milioni di panini, negli ultimi 18 mesi, World Central Kitchen non ha più le scorte per cucinare o cuocere il pane a Gaza”, ha dichiarato in un post su X. (InfoPal)

Se ne è parlato anche su altri media

Il documento di 14 pagine, ottenuto dal giornale israeliano Ynet, prevede la realizzazione di quattro centri di distribuzione, ciascuno capace di servire 300mila persone, con l’obiettivo di aggirare gli ostacoli che fino a questo momento hanno minato la fiducia dei donatori e di impedire che gli aiuti umanitari finiscano nelle mani dei terroristi di Hamas. (il Giornale)

Amande Bazerolle, responsabile di Medici senza frontiere a Gaza, risponde da Deir al-Balah, area non designata dall’esercito israeliano come buffer zone o “zona di combattimento attivo”, ma dove non per questo si è al sicuro. (Il Fatto Quotidiano)

Amande Bazerolle, responsabile di Medici senza frontiere a Gaza, risponde da Deir al-Balah, area non designata dall’esercito israeliano come buffer zone o “zona di combattimento attivo”, ma dove non per questo si è al sicuro. (Il Fatto Quotidiano)

Come Israele sta preparando la "soluzione finale" per Gaza

Il documento di 14 pagine ottenuto da Ynet prevede la realizzazione di 4 centri di distribuzione per 300mila persone ciascuno. (Il Sole 24 ORE)

Nuove provviste sono pronte a raggiungere il team sulla Striscia, se solo ne venisse autorizzato l'ingresso. (dissapore.com)

Due sere fa il Gabinetto di Guerra di Israele ha approvato un “piano per la distribuzione di aiuti militarizzati e di parte a Gaza” guidato da società di sicurezza militare private con sede negli Stati Uniti e dall’opaca ‘Gaza Humanitarian Foundation’. (Contropiano)