Segregata dalla famiglia per motivi religiosi, avverte i carabinieri durante la Dad ad Arezzo

Fanpage.it INTERNO

Da quando avevano scoperto il loro rapporto, la ragazza poteva uscire raramente e solo scortata da uno dei famigliari maschi.

La ragazza ha confermato tutto il racconto in caserma ed è stata quindi affidata ad un centro antiviolenza.

Le indagini dei carabinieri proseguono per ricostruire le responsabilità dei famigliari

Come ricostruito dai carabinieri, infatti i parenti erano contrari alla sua relazione con un giovane poco più grande di lei, perché questo è di fede diversa dalla loro. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre testate

La ragazza al momento è al sicuro ed è stata affidata ad un centro antiviolenza. Nel volgere di poche ore, i carabinieri sono riusciti a identificarla completamente e a riscontrare l'indirizzo dove abitava, appurando anche che le problematiche della famiglia erano, almeno in parte, già seguite anche dai servizi sociali. (Rai News)

Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno, guidata dal capitano David Millul. Minacciata e segregata in casa dai familiari che ostacolano la sua relazione con un ragazzo di diversa nazionalità e religione. (ArezzoNotizie)

La famiglia della ragazza disapprova da subito la relazione a causa della diversa fede religiosa dei due giovani: musulmana lei, indù lui. La causa di tutto l'amore per un ragazzo non accettato dai familiari per il diverso credo religioso. (Valdarnopost)

Che sarebbe stata tenuta segregata in casa dalla famiglia per impedirle di frequentare il fidanzato a causa della diversa fede religiosa. Arezzo: ragazza pachistana manda mail ai carabinieri che la liberano. (Blitz quotidiano)

L’avevano segregata in casa perché non approvavano la sua relazione con un ragazzo di fede diversa. Sono in corso ulteriori indagini per approfondire i contorni della vicenda e definire con esattezza le responsabilità dei singoli familiari (Valdarno24)

Preoccupano inoltre la condizione dei circa 96mila rifugiati eritrei ospitati in diversi campi nella regione alcuni dei quali risultano essere gravemente danneggiati. Inoltre sarà offerto supporto medico-sanitario a bambini e anziani, counselling e supporto psicologico oltre a kit scolastici per i bambini sfollati (MI-LORENTEGGIO.COM.)