Il ciclone Trump rivoluziona i rapporti tra Usa e Unione europea

Il ciclone Trump rivoluziona i rapporti tra Usa e Unione europea
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il Giornale ESTERI

La storia dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa è cambiata in un’ora e mezza. È la durata della telefonata tra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin. Al centro del colloquio il destino della guerra in Ucraina. assente alla chiamata l’Unione europea. Bruxelles si è quindi ritrovata esclusa, isolata e lontano dai giochi dei grandi. E così le cancellerie del Vecchio continente hanno scoperto che le due sponde dell’Atlantico si sono fatte sempre più lontane. (il Giornale)

Su altri giornali

La sospensione dei finanziamenti esteri ordinata dalla sua amministrazione sta già avendo conseguenze nella Ginevra Internazionale dove Washington è il principale sostenitore economico delle Nazioni Unite. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Trump pensa che l’America stia meglio se agisce da sola e ritiene di essere così potente da «avere tutte le car… Quando qualcuno minaccia di imporre dazi del 200 per cento sui tuoi vini, è evidente che non hai più un rapporto conviviale con quel Paese, tanto meno un’alleanza. (La Stampa)

Il 10 marzo 2025 ha segnato i primi 50 giorni del secondo mandato di Donald J. Trump come Presidente degli Stati Uniti, un periodo che ha già ridefinito il ruolo dell’America sulla scena internazionale. (La Voce del Patriota)

Donald Trump

Prendo la recensione di questo libro apparsa sul New York Times e ve ne ricopio l'incipit: «Il tempismo non è tutto, ma se stai scrivendo un libro sugli Stati Uniti e l’Europa, di certo aiuta se la possibile rottura della relazione transatlantica domina i titoli dei giornali su entrambe le sponde dell’oceano. (Corriere della Sera)

Il nuovo presidente sta menando fendenti ovunque, all’interno e all’estero, badando bene a distruggere o ad arrecare il massimo danno possibile a tutto ciò che appaia come voluto da quella élite transnazionale che ai suoi occhi ha dominato l’Occidente nei passati decenni, a cominciare dai governi americani (democratici o repubblicani poco importa) e a finire con gli odiatissimi intellettuali europei (di sinistra o di destra poco importa). (La Stampa)