Il rimbalzo inganna: la guerra USA-Cina continua sottotraccia e può colpire ancora forte

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I mercati sembrano essersi lasciati alle spalle le tensioni, ma gli analisti di MRB Partners lanciano un avvertimento chiaro: l’apparente stabilità potrebbe essere solo una tregua temporanea. Tra nuove tariffe, tensioni geopolitiche e incertezze politiche, il rischio di un nuovo shock sui mercati è tutt’altro che archiviato. Negli ultimi mesi, il dibattito sulla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina si è lentamente attenuato nei media, complice il recente rimbalzo dei mercati e la percezione che le tensioni si stiano progressivamente raffreddando. (Crypto.it)
Se ne è parlato anche su altri media
È una guerra che non si combatte con i carri armati ma con i dazi, le restrizioni tecnologiche e le ritorsioni valutarie. Ma i suoi effetti sono altrettanto devastanti e profondi. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, ormai entrata nella sua seconda fase con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, non è soltanto il confronto tra le due principali potenze economiche del pianeta. (Analisi Difesa)
Il governo italiano chiederà alla Commissione europea di attivare misure di salvaguardia per evitare l'invasione di prodotti cinesi che non troveranno più sbocco sul mercato americano. (Adnkronos)
Così i nemici dell’Occidente hanno individuato nel panico da guerra commerciale l’ennesima spaccatura in quel fronte che rappresenta la forza dell’impero americano nel mondo. (Il Riformista)

L’Europa commetterebbe un grande errore declassando la guerra dei dazi, innescata da Trump, a un puro braccio di ferro sulla bilancia commerciale. Calma e sangue freddo. (Bresciaoggi)
«L'Europa si è ritrovata come un grande vaso di coccio in mezzo a due di ferro, gli Usa e la Cina. Secondo il professor Noci, quella scatenata da Donald Trump contro Pechino non è una guerra commerciale, è una guerra geopolitica per il dominio del mondo, e da questo punto di vista la conseguenza è che l'Europa ha ormai perso di centralità per gli Usa. (il Giornale)
Una guerra commerciale tra Usa e Cina «potrebbe aprire le porte a una recessione mondiale», ma Stefania Craxi indossa le lenti della fiducia: la presidente della Commissione Affari esteri e Difesa del Senato, in quota Forza Italia, ritiene che si debba riprendere in mano l’idea «di un partenariato di libero scambio tra le due sponde dell’Atlantico». (Il Riformista)