Israele ribolle di rabbia dopo l’uccisione dei 6 ostaggi. Domani sciopero generale contro Netanyahu: «Il loro sangue è sulle tue mani»

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È più forte di quanto non sia probabilmente mai stata dal 7 ottobre la pressione dell’opinione pubblica israeliana su Benjamin Netanyahu. Dopo il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi a Gaza, il premier si trova a fare i conti con una nuova, potente ondata di rabbia, proteste e richieste di dimissioni. Alle 19 di oggi, domenica 1° settembre, è prevista una grande manifestazione davanti al ministero della Difesa a Tel Aviv, indetta dal Forum delle famiglie degli ostaggi. (Open)

Su altri media

Esplode l'ira degli israeliani. Il Paese di ferma. "Sacchi per cadaveri invece di un accordo" (AGI - Agenzia Italia)

A Tel Aviv, i parenti degli ostaggi hanno marciato con le bare per simboleggiare il tributo. "Pensiamo davvero che il governo stia prendendo queste decisioni per la propria salvaguardia e non per la vita degli ostaggi, e dobbiamo dire loro: "Stop!", ha detto Shlomit Hacohen, un residente di Tel Aviv. (L'HuffPost)

Tel Aviv, 2 set. - L'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv ha sospeso le operazioni a partire dalle 8 di questa mattina a causa dello sciopero generale indetto ieri dal principale sindacato israeliano, Histadrout, per fare pressioni sul governo perchè arrivi a un accordo per il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas. (Il Sole 24 ORE)

Ostaggi morti, ira Netanyahu. Ma è rivolta contro il premier

Ad inizio secondo tempo ci è mancato qualcosa, dopo il gol abbiamo pensato singolarmente e non più come squadra, indipendentemente dall'episodio del rigore. (Tuttosport)

I dimostranti si sono fermati di fronte all'ufficio del Primo Ministro per mostrare il loro sostegno alla operazione contro Hamas a Gaza. Circa 100 persone del Gvura e del Tikva Forum hanno marciato stamattina, in una manifestazione a sostegno del governo, dalla Corte Suprema di Gerusalemme verso la Knesset, gridando slogan come "non ci fermeremo finché non avremo la vittoria". (Civonline)

Sei ostaggi sono stati recuperati alcuni giorni fa in un tunnel a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Dalle autopsie, ha spiegato una fonte militare citata da Haaretz, non c'è dubbio su quale sia la causa del loro decesso. (il Giornale)