A scuola col green pass se c’è un focolaio, vaccino (raccomandato) per insegnanti: le proposte delle Regioni

Corriere della Sera INTERNO

Green pass I presidenti delle regioni non sono contrari all’obbligo di green pass per partecipare a numerose attività.

Chiedono di prevedere misure diverse basate sulla classificazione delle zone, ma sempre per stadi, discoteche ed eventi

Vaccini a scuola I governatori chiedono di superare la didattica a distanza prevedendo «una forte raccomandazione alla vaccinazione per il personale scolastico e universitario, sia docente che tecnico-amministrativo». (Corriere della Sera)

Su altre testate

Anche Rossano Sasso si è espresso sulla questione. Il DDL Ronzulli sta creando non poca polemica attorno al vaccino e alla necessità di imporlo o meno al personale scolastico. (Scuolainforma)

Un lettore ci scrive:. Per la valutazione della precedenza Legge 104, nella graduatoria interna di istituto, il docente deve possedere il requisito necessario, nei termini previsti dalla normativa. (Orizzonte Scuola)

Dunque per i non vaccinati non si avrebbe l’accesso a un determinato tipo di attività”, dice Antonello Giannelli, presidente ANP. E ribadisce: “non si può immaginare di subordinare la riapertura a settembre all’obbligo vaccinale per il personale scolastico. (Orizzonte Scuola)

Se diciamo che senza vaccino non si può più insegnare io credo che il numero di no vax si ridurrà immediatamente. Se c’è il rischio di infettare le persone delle due l’una: o mettiamo l’obbligo di vaccinare o, se lasciamo libertà di scelta, allora chi non si vaccina non può insegnare. (Il Dubbio)

«Serve l’obbligo per il personale scolastico», chiarisce senza mezzi termini l’Associazione nazionale presidi. Ovvero la Dad come ultima ratio per far fronte agli irriducibili del vaccino. (La Sicilia)

Il tema è quello del “green pass” nel mondo della scuola. Avanti tutta quindi con il “green pass” scolastico perché «più riusciamo a garantire anche noi del mondo della scuola la copertura vaccinale più allontaniamo il pericolo della didattica a distanza». (Gazzetta di Parma)