La Polonia se ne frega del mandato di cattura e non vuole arrestare Netanyahu, restando indifferente ai richiami dell'UE

La Polonia se ne frega del mandato di cattura e non vuole arrestare Netanyahu, restando indifferente ai richiami dell'UE
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Il Giornale d'Italia ESTERI

Il sottoscritto conserva dei dubbi sulle vere ragioni che stiano spingendo Bibi Netanyahu a volersi recare in quel di Auschwitz per celebrare gli 80 anni dalla liberazione. I più ingenui pensano che si tratti di un atto quasi dovuto, nel rispetto di un ricordo che mai nessuno dovrà dimenticare, il che ci sta, ma io non sono ingenuo, anzi, sono per certi versi andreottiano, nel senso che ho fatto mio l'adagio "a pensar male si fa peccato ma, chissà perché, ci si prende spesso". (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

«Il primo ministro Benjamin Netanyahu – scrive – non si recherà in Polonia il mese prossimo per la cerimonia principale dell’80° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, per il timore di essere arrestato sulla base del mandato emesso nei suoi confronti dalla Corte penale internazionale de L’Aia. (il manifesto)

Israele e il tradimento della memoria di Auschwitz