Tutti i numeri del Bologna Under 17 campione d'Italia
Per rendere omaggio ai ragazzi e ai componenti dello staff, capaci di scrivere una pagina memorabile nella storia del Bologna FC 1909, ecco nel dettaglio le loro statistiche
Registrando, inoltre, ben 22 uscite in cui sono rimasti imbattuti, tra il test match in Under 16 contro il Milan del 28 marzo e la 12^ giornata del campionato Under 17, lo scorso 12 dicembre in casa del Genoa.
È inoltre importante sottolineare che a questa vittoria hanno contribuito 3 ragazzi classe 2006: i due portieri Thiago Verardi e Tito Gasperini e la new entry per le fasi finali Tommaso Ravaglioli. (Zerocinquantuno.it)
La notizia riportata su altri media
Nove anni dopo, ecco l’Under 17 campione d’Italia, al termine di una stagione che ha visto l’Under 18 fermarsi a un passo dal trionfo e l’Under 15 arrivare alla Final Four scudetto. Daniele Corazza il Bologna è campione d’Italia. (il Resto del Carlino)
Nella finale disputata allo stadio "Cino e Lillo Del Duca" di Ascoli Piceno, la formazione rossoblu, dopo aver superato il Milan in semifinale, si impone 3-2 sull’Inter nella sfida marchigiana e si aggiudica lo scudetto di categoria. (picenotime.it)
Nel mezzo è arrivata anche la vittoria del 35° Trofeo Nereo Rocco. I numeri dell’Under 17 di quest’anno parlano di 28 giocatori utilizzati in 28 partite con 14 marcatori diversi. (Tuttobolognaweb)
Serve menzionare anche i due classe 2006, Tito Gasperini e Tommaso Ravaglioli: il primo è stato con noi tutta la stagione, il secondo è arrivato per la parte finale ed è un buon giocatore Stavamo trovando buone soluzioni per metterli in difficoltà: dal gol di Ravaglioli siamo entrati in trance agonistica, e abbiamo fatto ciò che è successo. (Fcinternews.it)
Il tecnico degli Allievi Denis Biavati è stato intervistato da Repubblica dopo la vittoria sull'Inter: (Tuttobolognaweb)
Un tricolore che arriva ventuno anni dopo gli Allievi di Pioli (con i vari Meghni, Della Rocca, Terzi e Loviso) e a quarant’anni dallo scudetto Allievi del Bologna di Roberto Mancini e Giancarlo Marocchi. (Corriere)
