A Biella l’adunata degli alpini tra vessilli, gonfaloni e una folla festante





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Redazione Interno
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Nonostante la pioggia insistente che ha bagnato i giardini e i parchi dove molti hanno dormito, l’entusiasmo non è mancato a Biella, dove da questa mattina è in corso la 96ª Adunata Nazionale degli Alpini. Migliaia di persone, tra cittadini e penne nere arrivate da tutta Italia, hanno assistito alla sfilata dei vessilli, partita da piazza La Marmora per concludersi in piazza Duomo, seguita poco dopo da un secondo corteo con i gonfaloni, il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini e la bandiera di guerra.
Nella cittadella allestita per l’occasione, un’area di ventimila metri quadri dedicata alle Truppe Alpine, ha inaugurato oggi il Generale di Divisione Michele Risi, insieme al presidente dell’ANA Sebastiano Favero e alle autorità locali. Lo spazio, che rimarrà aperto per tutta la durata dell’evento, ospita anche una rappresentanza del "Doi", le penne nere protagoniste di questa edizione.
"È da martedì che piove", ha raccontato un veterano di 86 anni, accampato sul suo camper insieme ad altri 12.000 alpini che hanno occupato cortili, palestre e ogni angolo disponibile. Nonostante il maltempo, l’atmosfera è rimasta vivace, con canti e musica che hanno riempito le strade del centro, dove si stima siano transitati almeno 50.000 visitatori.