Roma, assalto al Policlinico per "liberare" un No green pass siciliano. Sono 4 i feriti

Gazzetta del Sud INTERNO

I facinorosi sono però riusciti ad entrare nell’area rossa del pronto soccorso».

«Ora c'è anche l’assalto al pronto soccorso del Policlinico romano Umberto I

L’assessore spiega che ci sono stati dei danni: «E' stata forzata la porta d’ingresso, sono state divelte barelle e gli operatori si sono barricati dentro.

"La situazione è tornata alla normalità dopo alcune ore con l'intervento delle forze di polizia - spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, sul posto per un sopralluogo - Ci sono 4 feriti, due tra le forze dell’ordine e due operatori sanitari». (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altri media

– Il pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma è stato devastato questa notte da un’incursione di decine di manifestanti ‘No Green Pass’. Il bilancio purtroppo parla di due operatori sanitari feriti, una infermiera ha ricevuto una bottiglia in testa e due agenti feriti. (Dire)

Assalto al policlinico di Roma dei No Green Pass, l'infermiera ferita: "Quell'uomo era una furia non voleva fare il tampone" di Luca Monaco. (ansa). "Si rifiutava di dare le sue generalità e di farsi curare. (Repubblica Roma)

A raccontarlo, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Francesco Pugliese, direttore del Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I preso d’assalto l’altra notte da circa 30 persone dopo l’arrivo di un manifestante della protesta contro il green pass. (Radio Colonna)

Dopo la violenta manifestazione di sabato dei No Pass nella Capitale, i militanti dell'ultradestra e altri violenti pagano il conto dei disordini. Con loro in manette sono finiti anche ex esponenti del movimento nazifascista Militia, decaduto qualche anno fa dopo una serie di arresti. (Avvenire)

Nel reparto era stato ricoverato un manifestante ferito, già in stato di fermo, quando si sono presentate una trentina di persone che hanno creato il panico nel pronto soccorso dell'ospedale romano, devastandolo. (La Sentinella del Canavese)

La sanità pubblica è un bene comune che dobbiamo salvaguardare e proteggere da ogni violenza" (FrosinoneToday)