Prodi: «La mia vita strana e fortunata. Il Colle? Il Pd ci rimise più di me»

Corriere della Sera INTERNO

Nel libro dice che «con la destra al governo» l’Italia non sarebbe mai entrata nell’euro».

Ha deciso di raccontarla insieme con Marco Ascione, in un libro sorprendente, a tratti puntuto, edito da Solferino; e che si intitola proprio Strana vita, la mia.

Il volume Esce il 16 settembre, per Solferino, il libro di Romano Prodi, scritto con Marco Ascione, Strana vita, la mia (pp. 226, € 17,50): qui è possibile leggerne un estratto

E nel voto del 2022 «starò a guardare…», assicura, proseguendo una vita strana e fortunata, la definisce Romano Prodi, fondatore dell’Ulivo, ex premier ed ex presidente della Commissione Ue. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Si fanno continue discussioni su uomini meritevoli e si dimentica che fra le donne ci sono molti personaggi di straordinari meriti . Una donna intellettualmente onesta, dalla grande esperienza nel campo delle istituzioni internazionali, dal profondo e riconosciuto impegno costituzionale, il cui pensiero chiaro e generoso rivela una persona sempre dialogante (Corriere della Sera)

Quando nel 2004 il magistrato di Torino che indagava su Telekom Serbia mi ascoltò, io arrivavo da Bruxelles come presidente della Commissione Ue. Certo, io sarei stato poi assolto a formula piena ma, intanto, mi sarei dovuto dimettere da presidente della Commissione europea» (ilmessaggero.it)

Con la bocciatura al Quirinale non ci sono problemi, non era cosa che facessi il capo dello Stato, tutto qui. Quanto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Prodi sottolinea: “Conoscendolo, se dice di non volere essere rieletto, sarà così. (LiberoQuotidiano.it)

La risposta di Enrico Letta è stata di apertura: “La mia previsione – ha detto – è che l’anno prossimo non ci saranno elezioni anticipate. Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in occasione di un confronto pubblico con il segretario del Pd Enrico Letta, alla presentazione del libro “Razza poltrona” del giornalista Fabrizio Roncone alla Casa del Cinema di Roma. (Il Fatto Quotidiano)

Ho sempre detto, ed è la verità, che a me piaceva fare il premier e non il presidente della Repubblica. Forse per questo motivo mi è piaciuto fare il capo del governo, e alla salita del Quirinale preferisco quella dello Stelvio (Corriere della Sera)

Prodi commenta anche l’ipotesi che resti Sergio Mattarella: “Conoscendolo, se dice di non volere essere rieletto, sarà così. Sulla possibilità che l’attuale premier punti al Quirinale, Prodi afferma: “Credo che l’incognita dei prossimi mesi riguardi molto Draghi: se sceglierà un grande potere limitato nel tempo o meno potere, ma grande autorità per un tempo molto più lungo”. (L'HuffPost)