Eurovision Song Contest 2022: la scelta di Torino

Leggi anche: Finale Eurovision Song Contest 2021: Paesi, canzoni, ordine. Eurovision Song Contest 2022: ha vinto Torino. Ma dove si terrà l’edizione 2022 del festival musicale?

Eurovision Song Contest 2022: possibili conduttori. Se si è certi sul luogo in cui si terrà il contest musicale, si è invece incerti sui conduttori

L‘Eurovision Song Contest è un festival musicale a cui partecipano tutti i paesi del mondo con una canzone che rappresenterà il loro paese; alla fine ci sarà solo un Paese vincitore. (StudentVille)

Su altri giornali

Torino ha battuto la concorrenza di altre quattro città: Milano, Rimini, Bologna e Pesaro. Prima di tutto c’è da fare una valutazione dei costi: un Eurovision Song Contest costa circa una ventina di milioni di euro. (CorrierePL)

La conferma ufficiale della vittoria di Torino ha dunque scatenato da subito le prenotazioni in massa dei fan che a valanga si recheranno nella città della Mole. Si parla di oltre 100 milioni di euro di ricadute per la città, un’ultima e ottima eredità lasciata dalla sindaca Chiara Appedino. (torinonews24.it)

Annunciata ufficialmente la città italiana che ospiterà Eurovision 2022 che torna finalmente nel Belpaese dopo più di 30 anni. Ancora nessuna certezza sui conduttori: vari i nomi circolati in questi giorni, tra cui Alessandro Cattelan, Milly Carlucci, Mika e Chiara Ferragni (SoloGossip.it)

Una «grande sfida per il nostro Paese», secondo l'amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, mentre il supervisore esecutivo dell'Eurovision, Martin Ísterdahl, definisce quella della Mole «la città perfetta». (La Nuova Sardegna)

Il capoluogo piemontese, tra le 17 città candidate, è stato scelto per ospitare il più grande evento non sportivo al mondo, che torna in Italia dopo 31 anni grazie alla vittoria dei Maneskin. Si svolgerà a Torino il prossimo Eurovision Song Contest (Sky Tg24 )

Welcome to Torino, Eurovision Song Contest 2022» è stata la prima reazione della sindaca uscente, Chiara Appendino, che ha sottolineato i «mesi di lavoro, call infinite, centinaia di documenti, pile di normative, ispezioni, sopralluoghi». (Gazzetta di Modena)