Perché il Milan ha giocato senza capitano contro l’Udinese dopo l’infortunio di Maignan





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La partita tra Udinese e Milan, vinta dai rossoneri con un convincente 3-4-3, è stata segnata da un episodio che ha sollevato interrogativi sul regolamento e sulla gestione della fascia di capitano. Al 7’ della ripresa, Mike Maignan, portiere e leader designato della squadra, è stato costretto a lasciare il campo in barella dopo un violento scontro con il compagno Noah Okafor (inizialmente indicato come Jimenez, ma la confusione è stata chiarita in seguito). Il trauma cranico riportato dal francese, seppur senza conseguenze gravi, lo ha obbligato a una notte in ospedale a Udine prima del rientro a Milano, dove sarà sottoposto a controlli più approfonditi martedì.
Quello che pochi hanno notato, però, è che la squadra di Stefano Pioli ha proseguito la gara senza un capitano riconosciuto. La fascia, che nelle ultime settimane era stata affidata proprio a Maignan dopo l’addio di Davide Calabria (ceduto al Bologna a gennaio), non è passata a nessun altro giocatore. Un vuoto normativo, o forse una semplice svista, che ha lasciato il Milan senza un riferimento ufficiale in campo per quasi tutta la seconda frazione. Il regolamento della Lega Serie A non prevede sanzioni per simili circostanze, ma stabilisce che, in assenza del capitano titolare, la fascia debba essere riassegnata immediatamente a un altro elemento della squadra.