Quel filo rosso che lega Agca "pedina" del Mossad, la Orlandi e i terroristi armeni

Quel filo rosso che lega Agca pedina del Mossad, la Orlandi e i terroristi armeni
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il Giornale INTERNO

Il fascicolo all’Archivio di Stato sulla scomparsa di Emanuela Orlandi sarà pure vuoto, ma ci sono dei pezzi di verità che rischiano di far riaprire sia la vicenda del rapimento della figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia Ercole Orlandi, sparita il 22 giugno 1983 alla fermata del 70 in Corso Rinascimento a Roma, davanti al Senato ma anche il fallito attentato contro Papa Giovanni Paolo II (il Giornale)

Su altre fonti

L'omicidio di Katy Skerl La secretazione delle sedute (Virgilio Notizie)

"Sono convinto della pista sessuale, anche se pronto a ricredermi", è quanto dichiarato da Roberto Morassut, vicepresidente della commissione bicamerale sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, sparite nel 1983 (Fanpage.it)

Questa affermazione segna un possibile punto di svolta nelle indagini, orientando l’attenzione su un movente che fino a oggi non era stato considerato il principale. Recentemente, il vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta, Roberto Morassut, deputato Pd, ha dichiarato al Corriere della Sera che “la pista prevalente è il rapimento a scopo sessuale”. (Sardegna Live)

Emanuela Orlandi, Morassut: “Credibile la pista del rapimento a scopo sessuale”

Come ricostruito da Simona Greco, funzionaria dell'Archivio e responsabile della Sala Raccolte speciali, questo fascicolo è stato versato dal Ministero dell'Interno all'Archivio centrale nel 2017 per effetto della direttiva Renzi sulla desecretazione delle stragi. (ilmessaggero.it)

I documenti «È un lavoro molto difficile - così al Corriere della Sera - . «La verità a volte è tanto semplice quanto terribile», aggiunge Morassut. (ilgazzettino.it)

“In questa vicenda c'è un qualcosa di cattivo e ancora operante, la verità a volte è tanto semplice quanto terribile, cercare la verità su di loro non è un gioco di società, ma un dovere morale e insieme politico di un intero Paese, anche perché Emanuela e Mirella Gregori erano ragazze in carne e ossa strappate da un destino crudele alle loro vite” . (Repubblica Roma)