Per tremila docenti prima la nomina poi lo stop: graduatorie da rifare

Per tremila docenti prima la nomina poi lo stop: graduatorie da rifare
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Corriere della Sera INTERNO

La comunicazione dell’Ufficio scolastico territoriale è arrivata lunedì alle 7.30 di mattina. E ha segnato l’inizio dell’odissea (individuale e collettiva) di migliaia di docenti, arrivati appositamente anche da altre regioni, che a quell’ora stavano varcando i cancelli delle scuole bresciane per firmare la tanto attesa presa di servizio. Ad accoglierli è stata invece una doccia fredda: «Si invitano i dirigenti a sospendere momentaneamente la presa di servizio per ulteriore verifica delle operazioni», la nota appesa alle vetrate d’ingresso degli istituti. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Docenti precari hanno occupato nel primo pomeriggio la sede dell'Ufficio Scolastico Regionale Lombardia di via Soderini. Un gruppo di manifestanti, con bandiere dell'Adl Cobas, si è presentato nella sede del provveditorato per protestare dopo la mancata nomina e incarico. (Il Sole 24 ORE)

Problemi per l’algoritmo delle supplenze, che è andato in tilt, mandando 16 docenti nello stesso spezzone di una scuola di Milano: ecco cos’è successo. Secondo i manifestanti, sostenuti dall’Adl Cobas, l’algoritmo avrebbe assegnato erroneamente cattedre e spezzoni, con casi estremi come quello di 16 docenti assegnati allo stesso incarico. (lentepubblica.it)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Scuola, caos nomine: la protesta degli insegnanti all’Ust di Brescia

E’ guerra di comunicati e lanci di agenzia quella tra i sindacati e l’UST Milano relativamente all’andamento delle nomine a supplenza da GPS e GaE. Per la UIL la situazione è incandescente fuori l’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano e “grave il disservizio per i docenti a causa del primo bollettino GPS”. (Orizzonte Scuola)

A pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico – la prima campanella suona il 5 settembre nelle scuole dell’infanzia e il 12 in tutte le altre – a Milano parte la procedura per individuare i circa 7 mila supplenti necessari. (La Repubblica)

«È scandaloso che chi lavora venga trattato come numeri, senza rispetto per la loro dignità e stabilità. (QuiBrescia.it)