"Crypto", 'ndrangheta e spaccio di cocaina: dagli sms criptati ai doppifondi nelle auto

Zoom24.it INTERNO

Le indagini hanno cristallizzato l’uso della consorteria di numerose sim tedesche che, da Rosarno (RC), comunicavano in maniera “citofonica” con altri cellulari con numerazione tedesca sparsi sul territorio nazionale.

La misura cautelare è stata eseguita tra Calabria, Sicilia, Piemonte, Puglia, Campania, Lombardia e Valle d’Aosta.

Inoltre, dall’attività d’indagine è emerso che, tra l’aprile e il novembre del 2018, l’organizzazione criminale ha movimentato, oltre a quelli sequestrati, altri 140 kg di “cocaina”

Queste sim, acquistate in Germania e intestate a soggetti di comodo, ovvero senza intestatari, rendevano ancor più difficile l’identificazione degli usuari delle diverse utenze. (Zoom24.it)

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I ruoli di Suriano e Porcaro. Tra i 57 indagati raggiunti dalle misure cautelari – chi in carcere e chi agli arresti domiciliari – ci sono due esponenti cosentini delle consorterie mafiose: Francesco Suriano e Roberto Porcaro. (Cosenza Channel)

Contestualmente, i finanzieri hanno dato esecuzione al sequestro preventivo d’urgenza di beni, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, per un valore complessivo stimato in 3.767.400,00 euro. (Eco della Locride)

In corso sequestri di beni per oltre 3,7 milioni di euro In tutto sono state eseguiti 57 arresti, ed il sequestro di beni per oltre 3.7 milioni. (La Riviera)

PIZZO Maurizio, cl. 1964; GIOVINAZZO Pasquale, cl. 1964; (Zoom24.it)

Tra le 57 persone arrestate dalla Dda reggina sono presenti Francesco Suriano di Amantea e Roberto Porcaro di Cosenza. Secondo gli investigatori, Porcaro sarebbe stato posto al vertice del clan Lanzino-Patitucci (e dunque il gruppo dei cosiddetti “italiani”) direttamente da Francesco Patitucci. (Iacchite.blog)

Inoltre, dall’attività d’indagine è emerso che, tra l’aprile e il novembre del 2018, l’organizzazione criminale ha movimentato, oltre a quelli sequestrati, altri 140 chili di cocaina In Germania, poi, operava anche Domenico Tedesco, residente ad Hattersheim (Germania), che forniva appoggio logistico quando i referenti dell’organizzazione si recavano in territorio tedesco. (Calabria 7)