“Scontri di piazza? Per 20 anni abbiamo inasprito le norme: le zone rosse peggiorano le cose”. Il sociologo Semi sul corteo per Ramy
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Ogniqualvolta ci risvegliamo da una giornata di scontri e di manifestazioni anche violente, nelle nostre città, alcuni di noi si chiedono con timore se siamo sull’orlo di una nuova fase di conflittualità sociale, mentre altri chiedono soluzioni a problemi di cui si fatica però a cogliere la multiformità. Ai primi, privati come siamo di sfere di cristallo e di capacità divinatorie, possiamo rispon… (La Stampa)
Ne parlano anche altre fonti
Non nel suo nome. La famiglia di Ramy Elgaml, il ragazzo di 19 anni morto lo scorso 24 novembre mentre cercava di fuggire dai carabinieri insieme a un suo amico, che era alla guida di un Tmax, "condanna fermamente ogni forma di violenza e vandalismo che si è verificata nelle manifestazioni delle scorse ore". (MilanoToday.it)
Un appello ribadito anche ieri sera dai circa 500 partecipanti alla manifestazione organizzata dal Coordinamento antirazzista italiano in memoria del diciannovenne egiziano Ramy Elgaml, morto il 24 novembre nello schianto del TMax guidato dal ventiduenne tunisino Fares Bouzidi dopo un lungo inseguimento dei carabinieri iniziato con un alt ignorato in zona corso Como. (IL GIORNO)
La dinamica dell’inseguimento e le parole a commento dei carabinieri contenute in un video acquisito dai magistrati e diffuso dai mass media, hanno suscitato un’ondata di indignazione nel paese. (Contropiano)
Alle Non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza. (Secolo d'Italia)
Tra bombe carta, fumogeni e aggressioni, ieri sera a Roma abbiamo assistito all'ennesimo, ignobile episodio di disordine e caos ad opera dei soliti facinorosi scesi in piazza non per manifestare per una causa, bensì per puro spirito vendicativo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
BOLOGNA – La notte di caos, scontri e devastazione infiamma la politica. Se il sindaco Matteo Lepore, denunciando quanto accaduto a Bologna a seguito del corteo per la morte del milanese Ramy, denuncia come “non ci sono cause giuste per devastare la città”, diverse forze politiche condannano i danneggiamenti in centro ed esprimono solidarietà alle forze dell’ordine. (La Repubblica)