Le opposizioni contro il Porcellum di Meloni

Le opposizioni contro il Porcellum di Meloni
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Il Manifesto INTERNO

Giorgia Meloni, dal suo punto di vista, ha due buone ragioni per voler cambiare l’attuale legge elettorale che è un mix di proporzionale e collegi maggioritari: riuscirebbe nello stesso tempo a limitare le truppe parlamentari di Lega e Fdi (lasciando loro solo i seggi che corrispondono ai loro voti, mentre ora ne hanno di più); e riuscirebbe a evitare che nel centrosud il centrosinistra recuperi 30-35 seggi che nel 2022 le sono stati regalati dalle divisioni, a partire da quella tra Pd e M5S. PER QUESTO DA ALCUNI giorni si sono fatti insistenti i rumors su una proposta di nuova legge elettorale proporzionale, con un premio di maggioranza che assegni alla coalizione che superi il 40% il 55% dei seggi. (Il Manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

Daro Parrini, vicepresidente dem della commissioe Afri costituzionali del Senato, è scettico sull’ide aid nuova legge elettorale che filtra in questi giornid a FdI, spiega che è ingannevole definire “proporzionale” una legge che con il premio di maggioranza può arrivare a produrre fino a 15 punti percentuali di distorsione nella traduzione dei voti in seggi» e che «bisogna reintrodurre le preferenze e farlo in modo pieno e sensato». (Il Dubbio)

Sono ore di passione in casa Pd costretto a rivedere anche le alleanze con Conte; intanto Meloni spiazza il centrosinistra sulla proposta di modifica di legge elettorale È rimasto spiazzato il centrosinistra di fronte alla proposta di modifica di legge elettorale che vorrebbe introdurre la coalizione meloniana. (Il Quotidiano del Sud)

La legge elettorale è da vent’anni la croce senza alcuna delizia della politica italiana. È anche il riflesso preciso dello stato paludoso dal quale il sistema politico non riesce a venire fuori. La premier sogna di prendersi il paese (L'Unità)

Sulla nuova legge elettorale la premier Meloni va presa sul serio

Con la maggioranza di turno che, va da sé, prova ad acconciarsi il sistema elettorale che più la potrebbe favorire. A volte riuscendoci (Silvio Berlusconi con il Porcellum che cancellò il Mattarellum) a volte no (Matteo Renzi con l’Italicum prima, bocciato dalla Corte costituzionale, e con il proporzionale con sbarramento al 5% poi, affossato nel segreto dell’urna alla Camera). (Il Sole 24 ORE)

Il piano Meloni della nuova legge elettorale: vince chi arriva al 40% grazie al premio del 55% I Fratelli colonnelli nicchiano, minimizzano, “ma no, nessuno piano elettorale”, meno che mai “un premio fisso al 55% se hai raggiunto il 40%”, figurarsi, “troppo presto”. (Il Quotidiano del Sud)

La premier sa che, a differenza della volta scorsa, gli altri troveranno un modo per mettersi … Sarà anche l’argomento più noioso del mondo, ma va presa sul molto serio questa chiacchiera sulla legge elettorale. (La Stampa)