Coronavirus, scuole dell’infanzia e nidi “invisibili”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

I bambini da zero a tre anni non potranno usufruire, infatti, degli spazi ricreativi dei centri estivi previsti dal governo dal 15 giugno.

“Parliamo di 185mila bambini frequentanti i nidi privati che, se il Governo non interverrà rapidamente, a settembre non avranno più un nido ad accoglierli” aggiunge Cinzia D’Alessandro, presidente del comitato.

“Staremo in silenzio per 2 ore – ha annunciato il comitato – e porteremo con noi simboli dell’infanzia, bambole e ciucci, coccarde e fiori bianchi che verranno abbandonati sul selciato, come siamo stati abbandonati noi”. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

"Ho dovuto dire ai miei lavoratori che probabilmente cesserò l'attività, così come dovrò dirlo alle famiglie che mi hanno scelto. Questo perché c'è un vuoto normativo e non è stata più prevista la misura della cassa integrazione per asili nido e scuole dell'infanzia, ai quali non viene dato nemmeno il diritto di riaprire”. (La7)

“Come Regione Liguria vogliamo far sopravvivere tutti i luoghi che si occupano dei bambini più piccoli. L’obiettivo di Regione Liguria è quello di ripartire tutti insieme come regioni, in caso contrario la Liguria farà da sé. (Levante News)

“Come Regione Liguria vogliamo far sopravvivere tutti i luoghi che si occupano dei bambini più piccoli. Su questo fronte stiamo lavorando come regioni unitariamente per cercare di prevedere una ripartenza comune. (LaVoceDiGenova.it)

Unmob silenzioso con bambole, ciucci, coccarde e simboli vari dell’infanzia lasciati sul selciato: perché in questo modo “siamo stati abbandonati noi”. I cui gestori, titolari e operatori sono scesi oggi in piazza perché rischiano di non riuscire a riaprire nemmeno a settembre. (Zazoom Blog)

Ma anche fornendo un aiuto agli operatori del settore, che così potranno sostenere le spese di sanificazione, manutenzione e l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale (Dpi). La Regione Lazio vuole così garantire che la ripartenza cominci dai più piccoli, attraverso un intervento tempestivo e tangibile». (ciociariaoggi.it)

E’ inutile dire che lo sforzo sin qui messo in campo da parte di tutte queste realtà è da considerarsi autenticamente eccezionale dal punto di vista della solidarietà umana. L’importo massimo concedibile sarà di €30.000,00 per ogni struttura e sarà assegnato secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino ad esaurimento delle risorse. (Controluce Notizia)