Covid Lazio, 1.523 contagi e 26 morti nelle ultime 24 ore

Nella Asl di Viterbo si registrano 38 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
Covid Lazio, il bollettino di oggi 4 aprile: sono 1.523 i nuovi contagi.
Nella Asl di Rieti si registrano 54 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto
Nella Asl di Frosinone si registrano 122 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. (L'Occhio)
Ne parlano anche altre testate
Quando arriveranno queste dosi possiamo dire che l’obiettivo è raggiungile e mi sembra che c’è ancora distanza". "Più dosi arrivano - ha aggiunto - prima arriviamo all’immunità di gregge. (Adnkronos)
Via San Pasquale, snc: vaccino Pfizer. Atina. I dati cominciano ad essere positivi». Centri vaccinali Covid Roma e Lazio. Sono 120 i punti vaccinali su tutto il territorio del Lazio. (ilmessaggero.it)
Nella Asl Roma 1 sono 256 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Nella Asl di Frosinone si registrano 122 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. (Adnkronos)

I pazienti avranno anche la facoltà di condividere con il proprio medico i dati raccolti in questa sezione Ma che cos’è e a cosa serve il certificato ottenuto in seguito alla vaccinazione? (Money.it)
“A Pasqua la macchina non si ferma, tra oggi e domani sono previste 50mila somministrazioni . Per arrivare all’obiettivo che ha indicato il premier Draghi servono 15 milioni di dosi al mese in Italia uno e mezzo nel Lazio , quando arrivano queste dosi possiamo dire che l’obiettivo è raggiungibile, mi sembra ancora ci sia strada da fare. (Il Fatto Quotidiano)
Insomma, le rassicurazioni del governo, forse, non sono mai troppe. Serve un aumento adeguato delle dosi - conclude D'Amato - abbiamo già un milione di prenotazioni e dobbiamo procedere velocemente» (La Stampa)