Meta versa 25 milioni di dollari a Trump come risarcimento per l’espulsione da Facebook

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Meta pagherà 25 milioni di dollari a Donald Trump per porre fine alla causa intentata dal presidente degli Stati Uniti 4 anni fa. Trump ha avviato un’azione legale dopo la sospensione dei profili social da parte del colosso creato da Mark Zuckerberg. Dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, in particolare, Facebook cancellò il profilo di Trump. Lo stesso accadde su Instagram. L’accordo – riporta Adnkronos – pone fine alla causa davanti alla corte federale di San Francisco (Primaonline)

La notizia riportata su altri media

La decisione arriva dopo due mesi di trattative tra le parti. Meta ha accettato di versare 25 milioni di dollari per chiudere una causa intentata da Donald Trump dopo la sospensione dei suoi account in seguito all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. (Tech Princess)

Il colosso delle nuove tecnologie, Meta, ha deciso di patteggiare con il neo presidente americano, Donald Trump. (Sky Tg24 )

Meta cede su tutta la linea: rimborso multimilionario per il ban di Trump A The Donald non basta vincere sugli avversari: li deve annichilire. (Start Magazine)

La vittoria totale di Trump su Meta. Dopo l'addio al fact-cheking e alle politiche DEI strappa a Zuckerberg un risarcimento da 25 milioni

Di Euronews with AP All'indomani dell'assalto di Capitol Hill, Donald Trump aveva fatto causa alla società Meta di Menlo Park. L'accordo finanzierà una biblioteca presidenziale dedicata a Trump (Euronews Italiano)

Dopo avere presenziato al giuramento del presidente Usa, il fondatore di Facebook ha deciso di patteggiare col tycoon, accettando di pagare 25 milioni di dollari per risolvere la causa intentata dal presidente nel 2021 contro Meta – che possiede Facebook e Instagram – e il suo amministratore delegato dopo la sospensione degli account di Trump in seguito all’attacco del 6 gennaio. (Il Fatto Quotidiano)

La metamorfosi della Big Tech ha seguito vari passaggi: dalle Community Notes per moderare i contenuti alla nomina di Kaplan a Global Policy Chief (StartupItalia)