WhatsApp cambia privacy ed è boom per Telegram: + 25 milioni di utenti

La novità non interesserà però l'Italia e l'Europa dove vige dal 2018 il Gdpr, il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali.

Per il fondatore di Telegram, l'app è diventato il "più grande rifugio" per chi cerca una piattaforma di comunicazione privata e sicura e ha assicurato ai nuovi utenti che il suo team "prende molto sul serio questa responsabilità".

L'app aveva oltre 500 milioni di utenti attivi mensilmente nelle prime settimane di gennaio - WhatsApp ne ha due miliardi - e "25 milioni di nuovi utenti si sono iscritti a Telegram solo nelle ultime 72 ore - ha specificato Durov - Le persone non vogliono più scambiare la loro privacy con servizi gratuiti". (L'Unione Sarda.it)

Su altre testate

Anche Telegram ha riscontrato un aumento dei download, sebbene meno repentino rispetto a Signal. Diversamente da Signal, però, Telegram non usa la crittografia end-to-end per impostazione predefinita: viene implementata solo nelle chat segrete. (DDay.it - Digital Day)

Telegram è stato fondato nel 2013 dai fratelli Nikolaj e Pavel Durov, i fondatori del social network russo VK[9]. Lo sviluppo è supportato da contributi e donazioni da persone come te.», scrive Signal nella home page. (l'Adige)

Numeri da capogiro in un mercato che si è dimostrato non solo commercialmente ma anche politicamente fondamentale. Dei quali ben 25 milioni sbarcati nelle ultime 72 ore. (L'AntiDiplomatico)

Il punto centrale resterà comunque il rispetto della privacy: eventuali annunci mostrati non saranno infatti tarati utilizzando i dati degli utenti. Basandosi su donazioni esterne, Signal non ha un modello di business vero e proprio: non richiede pagamento di canoni mensili né raccoglie alcun tipo di dato dagli utenti. (Tech Fanpage)

Cos’è Signal? La grafica è intuitiva, così come anche l’utilizzo, quindi in definitiva Signal ha senso, come tutte le altre app di messaggistica, soltanto se i vostri contatti usano Signal. (Indiscreto)

Tale modifica permetterà a Facebook di poter continuare a utilizzare i dati degli utenti integrandoli non solo con WhatsApp, ma pure con Instagram e Messenger. Ci sono due enti differenti per la gestione dei dati: WhatsApp Ireland per gli utenti europei (sotto lo scudo GDPR introdotto a maggio del 2018) e WhatsApp Inc per il resto del mondo. (FormulaPassion.it)