Debito pubblico italiano: è vero che con l’euro è raddoppiato e cosa significa per i cittadini?

InvestireOggi.it ECONOMIA

Allora, il debito pubblico italiano ammontava a 1.300 miliardi.

Chiaramente, sono tanti i fattori che possono incidere sull’andamento del debito pubblico: economici, finanziari, politici, etc

A fine 1998, il debito pubblico italiano valeva il 114% del PIL.

Poiché la moneta unica avrebbe dovuto salvarci dal collasso finanziario, si chiedono come sia possibile che il debito pubblico italiano continui a salire sia in valore assoluto che in percentuale. (InvestireOggi.it)

La notizia riportata su altri media

editato in: da. (Teleborsa) – Economisti ed esperti del settore privato nell’area euro della BCE stimano che l’economia dell’Eurozona cresca quest’anno al ritmo del 4,7% e si espanda del 4,6% nel 2022 e del 2,1% nel 2023. (QuiFinanza)

Il cantautore parigino 24enne, che ha conquistato il mondo della musica con 'Bye Bye' e con il remix del pezzo realizzato da Bob Sinclair, sarà tra i principali ospiti internazionali del concerto-evento benefico Football Rock Live, che andrà in scena il 24 agosto prossimo alle 21 all’Arena Civica di Milano (Yahoo Finanza)

Intanto il ministro dell'Economia per la prima volta avverte: senza sacrifici impossibile la riforma fiscale.Per la prima volta il rapporto tra il debito e il Pil dei Paesi euro supera il 100% Allarme sui conti in Ue. (La Verità)

Nel primo trimestre del 2021, la maggior parte degli Stati membri ha continuato a registrare un disavanzo pubblico Gli aumenti più forti del rapporto sono stati osservati a Cipro (+6,5 punti percentuali), Repubblica Ceca (+6,3 pp), Spagna (+5,3 pp), Slovenia (+5,2 pp), Belgio (+4,4 pp), Malta e Italia (+4,2% ciascuno). (AGI - Agenzia Italia)

Considerando il primo trimestre 2020, nel periodo gennaio-marzo 2021 nessuno Stato ha visto diminuire o restare invariato il suo livello di debito. Il primo trimestre 2021, infatti, è stato segnato ancora da misure restrittive e finanziamenti governativi in sostegno di categorie in affanno per il Covid. (Money.it)

Ciò significherebbe mettere in discussione le politiche di crescita più volte auspicate dal nostro premier attraverso l’utilizzo del «debito buono», quello destinato agli investimenti. Quest’ultima parte del debito, definito «eccessivo», verrebbe trasferita ad un costituendo Fondo europeo, con obbligo di restituzione entro 20/25 anni. (L'Eco di Bergamo)