Elio Germano contro il ministro Giuli: "Il cinema italiano è in crisi, fatico ad ascoltare le sue parole"

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Dopo la conferenza stampa del ministro della cultura, l'attore ha attaccato duramente l'operato del ministero nei confronti del cinema italiano È un Elio Germano che non le ha certo mandate a dire, quello appena uscito dalla conferenza stampa del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, in occasione della presentazione dei candidati ai David di Donatello 2025 che ha preceduto la cerimonia di premiazione dello scorso mercoledì. (movieplayer.it)
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È esistita anche una progressiva erosione di questa cultura di sinistra, dal momento in cui ha cominciato a generarsi il divorzio tra il consenso e il potere. Ora non c'è più il potere risp… (HuffPost Italia)
Due tra tutti, Elio Germano e Pupi Avati che non si sono tirati indietro nel chiedere al governo di prendersi la responsabilità di investire davvero nella settima arte, pronunciando parole tanto dure quanto necessarie. (ELLE)
"È esistita una cultura di sinistra oggettivamente potente, coerente, organica", ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli, parlando a Firenze all’incontro di FdI sulla cultura e ha aggiunto: "C’è stata anche una progressiva erosione di questa cultura di sinistra, dal momento in cui ha cominciato a generarsi il divorzio tra il consenso e il potere. (la Repubblica)

Da Elio Germano a Pupi Avati, passando per la cantautrice Margherita Vicario, si chiedono investimenti per la Cultura e incontri tra Governo e rappresentati del cinema italiano. I David di Donatello 2025 si sono trasformati nell’occasione per denunciare la profonda crisi del settore cinematografico e attaccare il Governo. (Virgilio)
"Il cinema italiano è in crisi e una grossa responsabilità è del ministro della Cultura", disse Elio Germano, star dell'ultimo film di Daniele Luchetti, costato 6 milioni di euro, di cui a metà ministeriali, e che ne ha incassato uno e mezzo (il Giornale)
Maurizio Crozza ci parla della panetteria identificata dalle forze dell'ordine per aver esposto uno striscione antifascista in occasione del 25 aprile mentre Geppi Cucciari lancia una frecciata al ministro Giuli e la Littizzetto e Saverio Raimondo commentano i cardinali del Conclave: tra "red carpet" e passioni alcoliche. (Mediaset Infinity)