Torino, 25enne decapitato: fermato 24enne, movente economico

LaPresse INTERNO

Alla base del gesto ci sarebbe un prestito ancora non precisamente quantificato, ma fra i 1.200 e i 4mila euro.

Secondo quanto riportano gli investigatori, tra il presunto autore dell’omicidio e la vittima c’era un accordo affinché Mostafa Mohamed sposasse una congiunta della vittima

(LaPresse) – Il movente dell’omicidio consumato martedì sera, poco prima della mezzanotte, ai danni di un uomo 25enne del Bangladesh in corso Francia, a Torino, sarebbe di natura economica. (LaPresse)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Continuano senza sosta le indagini della polizia sull'omicidio del 25enne originario del Bangladesh ucciso la scorsa notte nell'appartamento in cui viveva in affitto. Gli inquirenti stanno provando a ricostruire gli ultimi movimenti del 25enne nonché analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti in zona (newsbiella.it)

Il ragazzo che lo avrebbe ucciso è stato fermato nella mattinata di ieri 10 giugno 2021 alla stazione di Porta Nuova. Non ha poi voluto rivelare altro, ha ribadito di essere sconvolto e di avere mal di testa. (VNews24)

Inoltre, risulterebbe che il denaro conteso sarebbe stato utilizzato dalla vittima per pagare, in Bangladesh, il matrimonio di una sua congiunta, già promessa in sposa all’autore del delitto Il movente del delitto, secondo quanto sin qui emerso, sarebbe di natura economica, in quanto collegato ad un debito maturato dalla vittima nei confronti del fermato e non ancora onorato. (ObiettivoNews)

Il movente del delitto, secondo quanto sin qui emerso, sarebbe di natura economica, in quanto collegato ad un debito maturato dalla vittima nei confronti del fermato e non ancora onorato. (Il Torinese)

STRANGOLATO - L'assassino lo ha strangolato con un cordino di nylon e poi gli ha staccato la testa con un coltello. Una frase netta, in mezzo a tante confuse, Potrebbe essere un lapsus, ma anche una confessione involontaria quella resa da Mostafa Mohamed, 24 anni, quando è stato interrogato dai magistrati. (ilgazzettino.it)

Una frase netta, in mezzo a tante confuse, Potrebbe essere un lapsus, ma anche una confessione involontaria quella resa da Mostafa Mohamed, 24 anni, quando è stato interrogato dai magistrati. «Abbiamo ritrovato il coltello, il cordoncino di nylon - spiega Mitola - e gli abiti lavati, che abbiamo riconosciuto grazie alle immagini» (ilmessaggero.it)