L'allarme di Confesercenti Toscana: a picco le imprese del turismo, del commercio e dei pubblici esercizi

Agipress ECONOMIA

In Toscana la perdita di fatturato oscilla tra il 70 e l’80%, in riduzione a causa delle cancellazioni di congressi e meeting.

Ma occorre dare continuità anche alle misure per il credito previste dal DL Liquidità, che ha messo a disposizione delle imprese circa 169 miliardi di euro di finanziamenti

“Un problema soprattutto per le piccole e piccolissime imprese italiane del turismo, della ristorazione, del commercio e dei servizi. (Agipress)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’aumento dei casi di positività al Covid in tutta Italia ha fatto tornare la penisola a colorarsi di giallo e presto anche di arancione, con relative restrizioni che pesano su turismo e servizi. Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti, lancia l’allarme ai microfoni de Il Corriere della Sera: “il lockdown c’è nei fatti. (StrettoWeb)

Il 32% – un italiano su tre – ha invece rinunciato a fare un viaggio o ha disdetto una vacanza già prenotata. Nell’ultimo mese, le prospettive delle imprese del turismo, del commercio e dei pubblici esercizi sono radicalmente mutate. (CremaOggi.it)

In un contesto così allarmante occorrono subito misure a favore delle attività più colpite a partire dal rinnovo della cassa integrazione Covid e delle moratorie fiscali e creditizie per arrivare a nuovi ristori mirati. (ekuonews.it)

Aggiungiamo alla nuova ondata pandemica il caro energia e la ripresa dell'inflazione che stanno raffreddando i consumi ed ecco che lo scenario per le piccole imprese diviene preoccupante. In un contesto così allarmante - rimarca Padovano - occorrono subito misure a favore delle attività più colpite a partire dal rinnovo della cassa integrazione Covid e delle moratorie fiscali e creditizie per arrivare a nuovi ristori mirati" (Vivere Pescara)

“Un problema soprattutto per le piccole e piccolissime imprese italiane del turismo, della ristorazione, del commercio e dei servizi Prospettive radicalmente mutate nell’ultimo mese: negozi e pubblici esercizi vuoti, migliaia di alberghi chiusi per mancanza di turisti. (Casertasera.it)

Sono orgoglioso di farne parte, ma sono ancor più felice se penso che quello che abbiamo fatto in questi quasi vent’anni continuerà, grazie alla ricerca e alla didattica, a crescere e a diffondersi, in virtù di quella che i Latini avrebbero definito giustamente industria felix» (G. (Il mattino di Foggia)