Il sopravvissuto: “Da vent'anni penso al figlio del collega che non ritornò a casa"

la Repubblica ESTERI

"Il mio 11 settembre è tutto in una scatola.

Giornali di quei giorni.

E un disegno di mio figlio Jacopo che aveva 8 anni.

C’è una vecchia agenda, biglietti da visita, il badge per entrare nel mio ufficio, al 42esimo piano della Torre Sud, sì, la seconda a essere colpita.

Impressionato dai miei racconti tratteggiò i grattacieli in fiamme e la mia fuga

(la Repubblica)

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I resti sono stati identificati grazie alla tecnologia avanzata del DNA, così come annunciato ufficio del capo medico legale della città. 20 anni sono passati da quell’11 settembre che cambiò drasticamente il futuro dell’America e del mondo, e dopo due decenni di ricerche sono state individuate altre due delle centinaia di vittime che morirono durante gli attacchi alle torri gemelle a New York nel 2001. (la VOCE del TRENTINO)

David De Feo figura nella lista dei nomi presenti nel memorial a Ground Zero. Le vasche mi hanno commossa, per me rappresentano le lacrime delle vittime, sono state una dedica bellissima che la città di New York ha donato per l’eternità a tutti noi familiari”. (La Voce di New York)