Casalesi e riciclaggio: fermi e perquisizioni nel Salernitano - Cronaca

la Città di Salerno INTERNO

Le indagini condotte dal Nucleo speciale di Polizia valutaria e coordinate dalla Dda di Napoli si sono focalizzate sul sistema fondato sull'utilizzo di denaro frutto di frodi fiscali commesse sul territorio nazionale, già oggetto di altre indagini.

n giro di movimentazioni finanziarie per far confluire, su conti correnti postali o carte Postepay, grosse somme di denaro destinate ai familiari di affiliati al clan camorristico dei Casalesi detenuti in carcere. (la Città di Salerno)

Su altre fonti

Questo il cuore dell'indagine nata da un'altra inchiesta che originariamente puntava a individuare flussi di denaro di imprese edili sospettate di stretti collegamenti con i Casalesi Poi i "ragionieri" che emettevano bonifici fino ad arrivare a un volume d'affari da 100 milioni di euro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati Per capire la reale entità del sistema di frodi che, ieri, ha portato a 63 misure cautelari in tutta Italia, bisogna andare dal generale al particolare e focalizzare l’obiettivo su una giornata «tipo» di una «testa di legno» al soldo di un’organizzazione capace di muovere. (ilmattino.it)

Siamo in grado di fornire i nomi delle 63 persone rimaste coinvolte nell’operazione Le somme prelevate pari complessivamente a circa 80 milioni di euro nel periodo 2016-2020 (mediamente circa 55.000 euro al giorno) venivano cedute a esponenti del “Clan dei Casalesi”, al fine di provvedere al sostentamento di svariate famiglie di detenuti dello stesso Clan. (CasertaCE)

Le somme prelevate, pari complessivamente a circa 80 milioni di euro nel periodo 2016-2020 (mediamente circa 55mila euro al giorno), venivano retrocesse ad esponenti del “Clan dei Casalesi” al fine di provvedere al sostentamento di svariate famiglie di detenuti della stessa organizzazione camorristica. (PUPIA)

E infine i prelevatori, che ogni giorno ai bancomat prelevano soldi poco alla volta, fino ad arrivare anche a 55 mila euro al giorno. In carcere anche Luigi Austero e il rampollo Nicola Aulisio, Giovanni Rinaldi, Giovanni Mignano e Youssef Christian Hathrouby (La Stampa)

– Sono 11 i soggetti identificati e dalla misura della custodia cautelare in carcere, che gestivano le società fittizie, i conti correnti e che coordinavano la rete degli ‘spicciatori’ (52 soggetti di cui 37 destinatari delle misure degli arresti domiciliari e 15 dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), nell’operazione che dalle prime ore di questa mattina, ha portato i finanzieri del nucleo Speciale di Polizia Valutaria in collaborazione con i comandi provinciali della Guardia di finanza di Napoli, Caserta e Salerno, su delega della procura della Repubblica di Napoli, ad eseguire un’ordinanza di applicazione di misure coercitive, emessa dal gip presso il Tribunale campano, nei confronti di 63 persone, di cui 48 tratte in arresto. (CasertaCE)