«Lavorare con la Vanoni sul set è stato devastante. Una sera si è data malata, ma era al bar a bere gin» - ilNapolista

Poi una sera Ornella non è voluta scendere per le riprese, ha parlato di stanchezza, di età, di mal di pancia.

E’ la regista che ha presentato al Festival del cinema di Venezia il documentario “Senza fine”, dedicato alla vita e alla carriera di Ornella Vanoni.

«In certi momenti le voglio bene come a una madre, come a un padre, come a una di famiglia e, come a una di famiglia, in certi momenti, la vorrei uccidere. (IlNapolista)

Su altre fonti

Ornella Vanoni & Elisa Fuksas. «Perché fare un film su di te»? Ornella Vanoni con Vinicio Capossela in un momento di “Senza fine”. (Vogue Italia)

Si racconta, si sottrae e poi si lascia andare ironica ai ricordi Ornella Vanoni, tra le ultime diva della musica italiana. Leggi anche Buon compleanno a Ornella Vanoni (Io Donna)

La struttura e tutto il personale sono stati felici della presenza dell’artista, della donna e della sensibilità unica di Ornella Vanoni”. Il film documentario “Senza Fine” dedicato alla figura artistica di Ornella Vanoni, nato da un soggetto scritto da Elisa Fuksas e Monica Rametta e diretto dalla stessa Elisa Fuksas, è stato girato nella Lucia Magnani Health Clinic e Grand Hotel Castrocaro Terme. (ForlìToday)

Essere a Venezia è un segno importante che ci rende orgogliosi del nostro lavoro. "Così nasce questo film che è la ricerca della giusta distanza per raccontare Ornella Vanoni: interprete, attrice, madre, figlia, donna (ilmessaggero.it)

Perdere perché, sempre la Vanoni, a 87 anni è entrata in una piscina di acqua fredda “dopo aver mangiato e bevuto di tutto” Perdere perché la Vanoni, stizzita, stava per abbandonare il set. (Il Fatto Quotidiano)

C'è però un lavoro che nasce come un documentario e si trasforma in un corpo a corpo tra la regista e la sua «vittima». Abbiamo pensato quindi di portare Ornella Vanoni in una località termale senza tempo per trasformarla in una sirena», dice Elisa Fuksas che, figlia dell'archistar Massimiliano, mantiene nelle sue opere uno sguardo ragionato sugli spazi in cui si muove. (ilGiornale.it)