Acciaierie d'Italia, chi c'è e chi no: nuovo colpo di scena
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Giallo nella gara per l'acquisizione degli impianti siderurgici di Taranto. Come scrive Il Giornale, "nella corsa per l'ex Ilva di Taranto rispunta Metinvest, società siderurgica ucraina che ha di recente puntato 2,5 miliardi sull'acciaio di Piombino. Secondo indiscrezioni, il gruppo guidato da Yuriy Ryzhenkov, alla vigilia della scadenza per la presentazione delle offerte, ha depositato una proposta vincolante ai commissari straordinari che gestiscono il processo. (Taranto Buonasera)
Su altre fonti
Fonti vicine a quest’ultimo gruppo «confermano l’interesse a rilevare tutti gli impianti italiani», ovvero Taranto, Novi Ligure e Cornigliano. Ultimi sgoccioli per la consegna delle offerte vincolanti sull’ex Ilva, in arrivo venerdì 10 gennaio. (La Stampa)
Scade a mezzanotte del 10 gennaio 2025 il termine per presentare l'offerta di acquisizione dell'ex Ilva di Taranto. Dopo l'analisi di queste, si saprà chi è il nuovo proprietario dell'acciaieria. (QuiFinanza)
Dopo un’estensione di 40 giorni rispetto alla prima scadenza del 30 novembre, il termine di venerdì 10 gennaio è stato confermato. Non ci sarà alcun nuovo rinvio della scadenza per presentare offerta per l’ex Ilva. (Corriere di Taranto)
A questo punto gli ucraini dovrebbero vedersela con altri due, massimo tre player: Baku, Stelco e Jindal Steel International. Nella corsa per l'ex Ilva di Taranto rispunta Metinvest, società siderurgica ucraina che ha di recente puntato 2,5 miliardi sull'acciaio di Piombino (il Giornale)
In primis Taranto e poi altri siti minori tra la Campania e il Nord Italia, per un valore fino a 1,5 miliardi. E in pole position per la cessione ci sarebbero gli azeri di Baku Steel. (ilmessaggero.it)
Scadono infatti alla mezzanotte di oggi, 10 gennaio, i termini per la presentazione delle offerte di acquisto di Acciaierie d'Italia. Per l'ex Ilva è l'ora della verità. (Virgilio)