Covid Lazio, pressione sulle Terapie Intensive. Domani riaprono le scuole

ciociariaoggi.it INTERNO

Nella Asl Roma 2 sono 361 i casi.

Quindi i numeri nelle varie Asl: «Nella Asl Roma 1 sono 272 i casi nelle ultime 24 ore.

In Italia i nuovi casi sono 10.680 con 296 morti

Nella Asl Roma 4 sono 22.

Intanto, nel Lazio diminuiscono i casi e i ricoveri, ma aumentano le terapie intensive e i decessi.

(ciociariaoggi.it)

Ne parlano anche altre fonti

La percentuale di positivi è al 6,9%, le vittime registrate in un giorno sono 421 Sorpassano il 30% di posti occupati in intensiva 14 regioni (dati Agenas), fra cui Lombardia (61%), provincia autonoma di Trento (59%), Piemonte (58%), Marche (57%) e Friuli-Venezia Giulia (49%). (Sky Tg24 )

Covid: i dati della Lombardia del 6 aprile. I dati di oggi:. – i tamponi effettuati: 10.467 (di cui 7.685 molecolari e 2.782 antigenici) totale complessivo: 8.413.420. – i nuovi casi positivi: 841 (di cui 24 ‘debolmente positivi’). (Prima la Martesana)

E non è l'unico, perché l'età media dei pazienti si è ulteriormente abbassata come sottolinea amaramente il dg Dal Ben: «In terapia intensiva siamo passati dai 66,7 anni del 23 marzo ai 65,3 del 30 marzo e ora siamo a 63,9 anni» (PadovaOggi)

Due pazienti in più rispetto a lunedì ricoverati in terapia intensiva (40 in totale): 18 a Treviso, 9 a Montebelluna, 9 a Vittorio Veneto e 4 a Conegliano. In area non critica ci sono invece: 77 ricoverati a Vittorio Veneto, 61 al Ca' Foncello, 79 a Montebelluna, 29 al San Camillo, 3 a Motta di Livenza (TrevisoToday)

Nove i pazienti ricoverati in terapia intensiva, uno in meno rispetto a ieri. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 367 (+1 rispetto a ieri), 3.206 quelli negli altri reparti Covid (+58) (piacenzasera.it)

Ma, conclude il dottor Cosco, “in questo momento l’unico modo sono i mezzi elettronici, l’uso dei telefonini permettere ai familiari di vedere i loro cari ricoverati, cosa che naturalmente facciamo già” “Si tratta di un problema che al momento non abbiamo preso in considerazione per molti motivi – spiega il dottor Cosco -, in primo luogo il fattore sicurezza, soprattutto perché qui da noi non si può totalmente distinguere il percorso ‘pulito’ dal percorso ‘sporco’, in quanto la struttura ha un percorso interamente ‘sporco’, nel senso che ci passano tutti malati, quindi sarebbe necessario provvedere con continue sanificazioni e non solo”. (CatanzaroInforma)